24\09\2016 – Juncker, presidente della Commissione europea, incontrerà mercoledì prossimo a Berlino la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, dall’incontro è stato invece estromesso il primo ministro italiano, Matteo Renzi. Il vertice a tre nella capitale tedesca darà anche il via ad un incontro con un gruppo di importanti industriali europei. La chiamata mancata all’ Italia non sembra però impensierire più di tanto Renzi, il quale su Facebook risponde genericamente: “L’Europa che vogliamo è che abbiamo contribuito a costruire non può essere l’ostacolo alla sicurezza dei nostri figli. Prima viene la stabilità delle scuole, poi viene la stabilità delle burocrazie”. E’ ovvia la indisponibilità del primo ministro italiano ad introdurre altre regole che ripristinino il clima di austerity, consono ai tedeschi, specie nelle vicinanze di un passaggio elettorale così delicato come sarà il referendum costituzionale italiano. Anzi pare che Renzi cerchi una seconda manovra avvicinabile a quella degli 80 euro che gli spianarono la strada per la vittoria delle passate elezioni. Il mancato invito al vertice economico di Berlino è quasi un momento di rottura che due dei Paesi più influenti nella politica estera della UE. Germania e Francia viaggiano a ” braccetto”, anche se i conti dello stato di Hollande sono peggiori di quelli italiani, la Merkel continua ad appoggiarsi all’alleato transalpino per trovare spalla per la politica economica tedesca che poi vincola quella di tutta l’Unione. La verità è che il periodo non si preannuncia dei migliori per la guida PD del “Belpaese” …
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.