Una cerimonia sempre molto emozionante
Come ogni anno si è tenuto oggi l’incontro per la commemorazione delle vittime dei moti di Reggio Calabria del 1970. Molte le sigle di destra e le associazioni che hanno partecipato all’evento, presenti anche le istituzioni comunali nella figura del vice-sindaco Saverio Anghelone e le forze dell’ordine. La gente intervenuta ha partecipato alla commemorazione che si è svolta in due fasi, una prima, davanti al bronzeo monumento ai caduti, sito in mezzo al verde della Via Marina bassa, dove è stata deposta una corona di fiori ed una seconda davanti alla stele in memoria di Ciccio Franco, appena sopra l’omonima arena sul Lungomare Falcomatà. Parole di encomio sono state pronunciate come ogni anno per onorare la memoria di quanti si sono spesi con l’estremo sacrificio per la libertà di Reggio Calabria. Purtroppo questo giorno stenta a diventare un momento di aggregazione socio\culturale nella condivisione di valori e di storia comune. Il problema è che una parte della cittadinanza assegna al quel periodo una valore strettamente politico ma la vicenda fu in realtà trasversale e le sue vittime doverebbero essere omaggiate da tutti. I Moti del 1970 avvennero perché la città trovò la forza ed il coraggio di ribellarsi alla decisione del governo che, con l’avvento delle regioni, decise di privarla del ruolo di capoluogo di regione fino a quel momento riconosciutole per storia, tradizione e importanza strategica.
A fine commemorazione abbiamo sentito l’avvocato Ernesto Siclari, il coordinatore cittadino di Azione Nazionale: ” Ricordare chi ha combattuto per la città con l’orgoglio reggino nel cuore è un dovere di tutti i cittadini di questa sponda dello stretto. La legittimità di quella rivolta è ormai ampiamente riconosciuta a livello anche nazionale e quasi unanimamente condivisa in letteratura. Noi non abbiamo dubbi nel volere anche quest’anno dedicare un pensiero ai caduti di quei mesi terribili e nell’esprimere cordoglio alle loro famiglie“.