Prato, reparto a cavallo insegue e denuncia scippatore marocchino

Una pattuglia del Reparto a cavallo a Prato

Importante risultato conseguito in ambito dei consueti Servizi Straordinari di controllo del territorio che con cadenza quasi quotidiana vengono disimpegnati in questo centro cittadino per prevenire e contrastare episodi connessi alla criminalità diffusa. Ieri pomeriggio, verso le ore 16.30 una “Squadra a Cavallo” impegnata nel dispositivo operativo è intervenuta sulla pista ciclabile parallela all’argine del fiume Bisenzio in viale Galilei all’altezza di piazza del Mercato Nuovo, in quanto testimone dell’inseguimento a piedi, nel parcheggio limitrofo alla pista, operato da un cinese, che nella circostanza brandiva un tubo di ferro, verso un nordafricano.

Con le difficoltà dovute alle modalità operative ma con elevata professionalità la coppia di operatori è riuscita a neutralizzare l’inseguitore cinese ed il fuggiasco magrebino, chiedendo via radio l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine Toscana, che con diversi equipaggi concorreva ai cennati servizi di controllo territoriale. In breve tempo si riscostruiva la seguente dinamica dei fatti. Alcuni minuti prima in via Mozza sul Gorone, all’altezza del circolo di tennis, un nordafricano in bicicletta, risultato poi essere un marocchino, avvicinava una famiglia di cinesi, che camminava, strappando dal collo dell’uomo una catenina d’oro, dandosi alla fuga direzione fiume Bisenzio a piedi, avendo abbandonato la bici sul luogo dello scippo.

 Diversi testimoni assistevano alla scena; in particolare un cinese, a bordo auto, era testimone dell’episodio e si metteva all’inseguimento dello scippatore, abbandonando l’auto in viale Galilei e proseguendo la corsa a piedi, brandendo un tubo di ferro che custodiva nella vettura.

Detta dinamica veniva notata dagli Operatori a cavallo che intervenivano tempestivamente; immediati accertamenti consentivano di acquisire la testimonianza di un giovane romeno impiegato presso una profumeria di via Mozza sul Gorone con mansioni di addetto al servizio di accoglienza, il quale raccontava e confermava l’episodio nel contesto sopradescritto, aggiungendo di avere prestato il primo soccorso alla vittima, la quale, richiesta in merito dal romeno, riferiva di non avere bisogno di cure mediche e di non richiedere l’intervento della Polizia; inoltre, l’addetto della profumeria aggiungeva di avere seguito visivamente gli spostamenti dello scippatore e di avere notato che una pattuglia a cavallo lo fermava in viale Galilei, provvedendo a mettersi in contatto per narrare la dinamica ed indicare il li luogo ove il giovane magrebino aveva lasciato la bici.

 L’assenza della vittima in un primo momento complicava la ricostruzione della dinamica in quanto alla presenza di testimoni, dello scippatore e di un monile possibile compendio del reato, mancava appunto quella, importante, della parte offesa; mentre il testimone romeno veniva accompagnato in ufficio per la doverosa verbalizzazione di quanto aveva assistito, lo stesso riconosceva la vittima cinese, incrociata nelle vicinanze, indicandola agli operatori; nonostante le difficoltà linguistiche, i predetti apprendevano dal cinese la conferma del patito scippo, invitando anch’egli in ufficio.

Quanto al monile in possesso del marocchino, rivelatosi una collana d’oro, il cinese vittima ne disconosceva la proprietà; è pertanto verosimile che l’oggetto rappresenti il compendio di un altro reato perpetrato dal trentaseienne marocchino, domiciliato in provincia di Firenze, pluripregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, risultato in possesso di un permesso di soggiorno scaduto.

 Tutti gli altri cittadini stranieri emersi con diversi ruoli nella vicenda narrata sono invece risultati in regola con le norme che ne regolano il soggiorno sul territorio Nazionale. Lo scippatore marocchino è stato pertanto denunciato dalla Squadra a cavallo in concorso con operatori del Reparto Prevenzione Crimine in quanto autore dei reati di furto con strappo e di ricettazione.

 La rappresentata attività di Polizia coniuga e sintetizza le finalità degli ormai famosi servizi straordinari di controllo del territorio che proseguono senza sosta anche nel periodo estivo, disimpegnati con modalità e strategie operative che ne valorizzano la versatilità degli operatori, ciascuno inserito nel dispositivo con un proprio ruolo specialistico, finalizzati principalmente alla prevenzione ed alla visibilità diretta ma che non escludono sbocchi di carattere repressivo, quando richiesti dalla contingenza dei fatti.

comunicato stampa – fonte  — http://questure.poliziadistato.it/

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