Il giorno del referendum inglese sulla possibile uscita della Gran Bretagna dall’euro si avvicina, e più si avvicina la data più gli analisti di tutto il mondo cominciano a “prospettare” scenari più o meno catastrofici portando avanti le più svariate ipotesi. Intanto i mercati finanziari fra crolli, tonfi, riprese e ripresine, non smettono di sorprendere. La preoccupazione comincia a salire rispecchiata fedelmente dalle borse mondiali. Dopo la chiusura più che negativa dei mercati asiatici, ora le borse europee seguono l’andamento negativo orientale. Se Tokyo ha chiuso in netto calo con un calo del 3,5%, Francoforte cede l’1,1%, Parigi l’1,3% e Londra lo 0,6%. In un clima di generale avversione al rischio i listini di Milano (-1,7%), Madrid (-1,7%) e Lisbona (-1,4%) sono quelli più penalizzati. Si allargano di poco più di tre punti base gli spread con il bund tedesco, con il Btp a un passo da quota 140 punti e il Bonos spagnolo a 144 punti.
MS