Il problema “migranti” non cenna a diminuire, anzi aumentano i numeri di sbarchi nei paesi considerati “frontiera”. In Italia si prevedono sbarchi di circa 1000 “migranti” al giorno, e quindi una bella prova di stress per le forze dell’ordine ed anche per i cittadini stessi. All’aumento del numero corrispondono anche aumenti di disagi per entrambe le parti. Disagi che sfociano in “ribellioni” e tentati sfondamenti dei cordoni di contenimento. Dimostrazione di ciò dsono i nuovi scontri scoppiati tra la polizia macedone e i migranti bloccati a Idomeni che tentano di scavalcare il recinto al confine con la Grecia. Le autorità greche riferiscono che i poliziotti hanno sparato gas lacrimogeni e granate assordanti per scoraggiare un gruppo di 30 persone che cercava di scavalcare la recinzione di filo spinato con l’uso di coperte. Lo stesso episodio si era ripetuto domenica scorsa ma in proporzioni decisamente maggiori infatti una pioggia di gas lacrimogeni e di granate assordanti dalla Macedonia stamane su centinaia di migranti del campo profughi di Idomeni, in Grecia, un accampamento-lager a pochi chilometri da un confine sigillato da settimane e che più di 500 disperati hanno cercato di superare, tentando di abbattere le barriere di reti e muraglie che bloccano la cosiddetta ‘rotta dei Balcani’. Decine i feriti, centinaia le persone intossicate e tra loro anche molti bambini e molte donne dato che il fumo tossico dei lacrimogeni è stato portato dal vento fin sulla tendopoli. I video e le fotografie postati su Internet mostrano persone a terra svenute, con i volontari che cercano di prestare soccorso in condizioni a dir poco precarie. Il Santo padre ha annunciato la sua prossima visita sull’isola di Lesbo per portare la sua solidarietà.