Con 361 voti favorevoli e solo 7 contrari è passato a Montecitorio il discusso DDL Boschi che modifica per sempre il Senato e il Titolo V della Carta. Le opposizioni hanno deciso per la non partecipazione al voto. Il provvedimento adesso potrà essere sottoposto anche a referendum non avendo ottenuto la maggioranza di due terzi dei componenti di ciascuna Camera come dispone l’art 138 della nostra Costituzione.
Matteo Renzi, ha parlato di momento storico per la fine del bicameralismo perfetto che a suo avviso renderà più snella la vita politica del Paese. Anche la ministra Maria Elena Boschi ha espresso aperta soddisfazione, sul suo profilo ufficiale Twitter, ha infatti aggiunto l’hashtag #lavoltabuona per questa prima ed importante modifica costituzionale effettuata dal governo.
Ma le reazioni politiche di senso contrario non si sono fatte attendere. Silvio Berlusconi si è detto molto preoccupato e promette battaglia al Referendum per difendere gli italiani da una riforma pericolosa che mette ancora una volta in evidenza la voglia di “potere” del premier, il quale non ha tenuto conto di tutte le forze politiche ed ha raggiunto l’obiettivo utilizzando una maggioranza incostituzionale che si è servita di 60 senatori eletti nelle file del centrodestra ma oggi stampella del governo.
Critiche anche dalla minoranza del PD che, nonostante abbiano votato il DDL Boschi, si alzano toni critici sulla scelta di modificare eventualmente in maniera arbitraria la Costituzione.