Curata da Sabino Maria Frassà, LA DIFFICOLTA’ DI COMUNICARE protagonista del 4° premio cramum. Palazzo Isimbardi, Via Vivaio 1 Milano dal 11 al 20 maggio 2016 dalle 10 alle 18 Inaugurazione e premiazione: martedì, 10 maggio ore 17.30 (ingresso Corso Monforte 35)
A Palazzo Isimbardi (Milano) dall’11 al 20 maggio 2016 l’associazione cramum e la Fondazione Giorgio Pardi presentano la mostra collettiva “A chi parla l’arte contemporanea?”, fulcro del 4° premio cramum, ideata da Sabino Maria Frassà e Andi Kacziba. Sabino Maria Frassà, curatore della mostra e direttore del 4° premio cramum spiega così l’edizione 2016: “Sono giorni in cui emerge chiaro il disagio dei giovani che si manifesta in una forte crisi di identità e nella difficoltà di crescere, comunicare ed essere capiti da/in un Mondo sempre più fluido e complesso. Diventa ancora più difficile comunicare ed essere capiti se si parla di e con l’arte contemporanea. Le 25 opere in mostra in “A chi parla l’arte contemporanea?” raccontano proprio questa difficoltà, ma raccontano anche l’estrema voglia di raccontarsi degli artisti (non solo di quelli giovani). Il premio cramum cerca così di dare voce ai migliori giovani artisti in Italia, a prescindere dalla loro provenienza: anche quest’anno 10 giovani artisti sono infatti messi in mostra e a diretto contatto con 10 “maestri” dell’arte contemporanea: Ulla von Brandenburg, Szilárd Cseke, Emilio Isgrò, Andi Kacziba, Lin Ylin, Urs Luthi, Luigi Presicce, Laura de Santillana, Paolo Peroni, Francesca Piovesan. Ma il sostegno ai giovani artisti non può durare il tempo di un evento! Perciò, anche grazie alla collaborazione con tante istituzioni pubbliche e private, viene offerto ai giovani finalisti under 36 del premio un percorso di accompagnamento di crescita delle proprie potenzialità artistiche: mostre, cataloghi, ma anche coaching e contatti”. I 10 giovani finalisti della 4°edizione del premio cramum sono: Gianluca Brando, Gianni Colangelo, Max Coppeta, Flora Deborah, Donatella De Rosa, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Fabrizio Milani, Giuliana Storino, Kwanghoo Han. Tra questi, il giorno dell’inaugurazione che si terrà il 10 maggio, la Giuria del Premio voterà il vincitore che avrà due anni per preparare la sua grande mostra personale al Museo Francesco Messina di Milano. “A chi parla l’arte contemporanea?” è realizzata grazie alla collaborazione tra l’associazione cramum, la Fondazione Giorgio Pardi e Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Ludwig Muzeum di Budapest, Edicola Italiana, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Studio Museo Francesco Messina e Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. A corollario della mostra una pregiata pubblicazione, edita SKIRA e curata da Sabino Maria Frassà, intitola “A chi parla l’arte contemporanea?” che raccoglie oltre alle opere in mostra, interessanti riflessioni critiche di membri della Giuria come Nushin Elahi (curatrice dal Sud Africa), Katie Hill (Professoressa all’Università di Oxford), Angela Madesani (docente allo IED e BREA), Alba Solaro (giornalista) e Nicla Vassallo (filosofa dell’Università di Genova). Ecco alcuni estratti dal libro: “L’arte contemporanea al suo meglio è come la pizza: piace a tutti” Alba Solaro “Gli artisti contemporanei che hanno più successo sono quelli in grado di comunicare nel modo più efficace il loro lavoro, al di là dell’élite culturale dell’arte” Katie Hill “Solo pochi artisti riescono a creare quello sfuggente, ma potente contatto tra artista e pubblico, che è la base stessa dell’arte contemporanea” Nushin Elahi “L’apatia delle nuove generazioni non si combatte con l’intellettualismo, il depauperamento o la semplificazione della creatività dell’arte. La vera arma è la volontà “sistemica” e il piacere di raccontare l’arte a tutti in modo differenziato” Sabino Maria Frassà “Non si può pretendere che tutte le persone comprendano l’arte con immediatezza, ma si deve garantire loro, con ogni modalità concepibile, la possibilità di farlo. All’artista e all’intellettuale l’onere-dovere di veicolare, oltre che generare, arte e cultura”. Nicla Vassallo “A chi parla l’arte contemporanea? A una piccolissima fascia della popolazione mondiale. Così è sempre stato del resto. La maggior parte della gente non sa neppure che l’arte esiste.” Angela Madesani delle proprie potenzialità artistiche: mostre, cataloghi, ma anche coaching e contatti”. I 10 giovani finalisti della 4°edizione del premio cramum sono: Gianluca Brando, Gianni Colangelo, Max Coppeta, Flora Deborah, Donatella De Rosa, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Fabrizio Milani, Giuliana Storino, Kwanghoo Han. Tra questi, il giorno dell’inaugurazione che si terrà il 10 maggio, la Giuria del Premio voterà il vincitore che avrà due anni per preparare la sua grande mostra personale al Museo Francesco Messina di Milano. “A chi parla l’arte contemporanea?” è realizzata grazie alla collaborazione tra l’associazione cramum, la Fondazione Giorgio Pardi e Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Ludwig Muzeum di Budapest, Edicola Italiana, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Studio Museo Francesco Messina e Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. A corollario della mostra una pregiata pubblicazione, edita SKIRA e curata da Sabino Maria Frassà, intitola “A chi parla l’arte contemporanea?” che raccoglie oltre alle opere in mostra, interessanti riflessioni critiche di membri della Giuria come Nushin Elahi (curatrice dal Sud Africa), Katie Hill (Professoressa all’Università di Oxford), Angela Madesani (docente allo IED e BREA), Alba Solaro (giornalista) e Nicla Vassallo (filosofa dell’Università di Genova). Ecco alcuni estratti dal libro: “L’arte contemporanea al suo meglio è come la pizza: piace a tutti” Alba Solaro “Gli artisti contemporanei che hanno più successo sono quelli in grado di comunicare nel modo più efficace il loro lavoro, al di là dell’élite culturale dell’arte” Katie Hill “Solo pochi artisti riescono a creare quello sfuggente, ma potente contatto tra artista e pubblico, che è la base stessa dell’arte contemporanea” Nushin Elahi “L’apatia delle nuove generazioni non si combatte con l’intellettualismo, il depauperamento o la semplificazione della creatività dell’arte. La vera arma è la volontà “sistemica” e il piacere di raccontare l’arte a tutti in modo differenziato” Sabino Maria Frassà “Non si può pretendere che tutte le persone comprendano l’arte con immediatezza, ma si deve garantire loro, con ogni modalità concepibile, la possibilità di farlo. All’artista e all’intellettuale l’onere-dovere di veicolare, oltre che generare, arte e cultura”. Nicola Vassallo “A chi parla l’arte contemporanea? A una piccolissima fascia della popolazione mondiale. Così è sempre stato del resto. La maggior parte della gente non sa neppure che l’arte esiste.” Angela Madesani Francesco Messina), Renato Rizzo (giornalista), Alba Solaro (giornalista), Nicla Vassallo (Filosofa, Università di Genova), Sabino Maria Frassà (direttore e curatore del Premio) e Alberto Puricelli (socio fondatore Cramum). Vincitori delle scorse edizioni sono stati: Daniele Salvalai, Paolo Peroni e Francesca Piovesan. Il vincitore del Premio si aggiudicherà un cubo realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano con il Marmo di Candoglia e ha facoltà, a due anni dalla sua vittoria, di allestire una mostra site-specific allo Studio Museo Francesco Messina di Via San Sisto 4a. L’11 maggio 2016 Paolo Peroni inaugurerà quindi la sua mostra personale “Orizzonti a parte” a cura di Sabino Maria Frassà allo Studio Museo Francesco Messina che terminerà il 29 maggio 2016).