Il presidente dell’Unione Europea Van Rompuy ha ribadito la necessità di chiarezza immediata che serve al nostro paese. A margine dell’incontro con il presidente Napolitano e l’ormai ex premier Berlusconi, il numero uno europeo ha espresso con chiarezza la posizione di Bruxelles: «Chiarire la situazione politica il prima possibile per consentire ad un nuovo governo di applicare l’ambizioso pacchetto di misure. L’Italia ha bisogno di riforme e non di elezioni. Un sostegno ampio da parte politica e sociale è essenziale per rassicurare i partner e gli investitori internazionali che l’Italia è impegnata a fare tutto il necessario per portare il suo debito su un percorso discendente».
Van Rompuy inoltre ha sottolineato: «la necessità di applicare in fretta le riforme. Il consolidamento dei conti deve andare di pari passo con le riforme strutturali che servono per sbloccare il potenziale di crescita e competitività dell’Italia».
Dunque anche dall’Ue si spinge sull’acceleratore, affinché si trovi una soluzione rapida per cercare di smuovere il paese. Come ribadito dal presidente UE, all’Italia non servono elezioni ma subito un governo autorevole che prenda le decisioni concordate con Bruxelles, la BCE e l’FMI. Appare logico che il nome di Mario Monti sia gradito all’Unione, sia per la sua autorevolezza, che per la propria capacità economica e tecnica di persona super partes. In questo senso arrivano anche le dichiarazioni del direttore generale del FMI, Christine Lagarde: «Ho molta stima per Mario Monti. È una persona estremamente competente che conosco molto bene. Ho molta stima e rispetto per lui, penso che sia una persona estremamente competente con la quale in ogni caso ho sempre avuto un dialogo allo stesso tempo produttivo ed estremamente intenso».
Nelle ultime ore appare molto in salita la strada che porta Mario monti a Palazzo Chigi. Il Pdl non appare chiaro e netto nelle proprie posizioni, e si starebbero preparando uno o due nomi alternativi al professore. Le voci di corridoio parlerebbero del senatore Dini o addirittura Alfano, per cercare di mantener la golden share nelle scelte del futuro esecutivo. Nonostante le riserve iniziali dell’Idv, l’appoggio all’eventuale governo appare scontato anche per i dipietristi. Situazione molto confusa, che rischia di mandare il paese agli inferi economici: non ci resta che affidarci al buon senso dei nostri politici, che ricordiamo, se ancora ce ne fosse il bisogno, sono in parlamento per fare i nostri interessi, e quelli del paese, e non i propri. Emblematica la frase di Monti, che definisce la situazione sconcertante della classe politica italiana in questo momento: «Speriamo di farcela. E non lo dico per me, lo dico per ciò che succede fuori da qui… Si sta scherzando con il fuoco».
Salvatore Borruto