Marinella Roda sceglie l’“Accademia del Tempo Libero” di Reggio Calabria per presentare il suo primo disco da solista. Così una serata normale si trasforma in un sabato di grandi emozioni, carico di storia e di storie, di tradizione e cultura popolare, di folklore, quello tanto amato dall’artista reggina che presenta la sua opera attraverso un affascinante racconto di vita. Famiglia, infanzia, musica sono gli ingredienti principali dai quali si parte per presentare al pubblico “Traguda” (dal grecanico “canta”). E’ come sempre la Presidente dell’Accademia, Silvana Velonà, a dare il primo saluto alla platea, questa volta affiancata da un ospite d’eccezione, l’Assessore Eduardo Lamberti Castronuovo, il cui prezioso intervento ha sottolineato l’importanza della cultura per la crescita sociale di una comunità. D’altronde il suo grande impegno in tal senso, dettato dall’amore per l’arte, ha permesso la realizzazione di eventi di rilevante portata culturale, così come sarà per la prossima edizione degli “Stati Generali della Cultura”, ormai alle porte, della quale il dottore Lamberti ha dato interessanti anticipazioni e che prevede eventi di rilievo nazionale, che regaleranno alla nostra città e all’intera provincia occasioni uniche per assistere a spettacoli eccezionali. “Una voce profonda come l’Aspromonte”, così è stata definita la voce di Marinella Rodà, figlia d’Arte, che da oltre vent’anni si occupa di cultura folk calabrese e di recupero della tradizione grecanica, cantando antichi brani tradizionali, etnici, testi calabresi e siciliani e traducendo, talvolta, dal greco di Calabria al dialetto e rendendo comprensibili testi antichi dal contenuto attuale e moderno. Un pregevole spettacolo in un contesto dal grande impatto emotivo grazie anche professoressa Elena Romeo, che col suo allestimento scenico ha rievocato i colori e i sapori calabresi, come se tutto si svolgesse all’interno di un incantevole bosco. Il dottor Carmelo Nucera, esperto dell’Area Grecanica; il professor Ninello Verduci, esperto Area Folk Calabrese e il Dottor Simone Martino, esperto dell’Area Siciliana Etnica, sono stati i relatori/amici che hanno condiviso passione e ricordi con la Rodà, donandoli al pubblico in un angolo della memoria che ha preceduto l’esibizione. Un’infanzia, quella di Marinella, caratterizzata dalle “fiabe speciali” del papà Antonio, che avevano come protagonisti Turchi, Greci e Saraceni, e da “giocattoli” speciali, gli strumenti musicali che oggi rappresentano la vita quotidiana dell’artista. Sono i musicisti a dare il via allo spettacolo salendo sul palcoscenico uno per volta e iniziando a dare respiro ai propri strumenti che trovano completamento con la voce di Marinalla Rodà. Alessandro Calacaramo alla Chitarra, Massimo Cusato alle Percussioni, Nadia Romeo al Violoncello, Dario Siclari al Flauto traverso, Peppe Stilo per gli strumenti folk calabresi, hanno accompagnato la cantante ed il folto pubblico in questo affascinante viaggio nel tempo. “Traguda” è, dunque, il risultato di un percorso personale e musicale che l’artista ha scritto, arrangiato e voluto fortemente e che rappresenta il connubio perfetto tra la sua grande esperienza e la sua splendida voce.