Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha dichiarato la volontà dell’Ente regionale di voler investire, attraverso i fondi comunitari, nel settore del termalismo, proprio perché “consideriamo quella termale, una grande risorsa per la nostra regione”. Questa dichiarazione del Presidente, comparsa qualche giorno addietro sulla stampa, è gradita a chi è impegnato quotidianamente nel termalismo,come ad esempio l’amministratore delle Terme Sibarite, Mimmo Lione. “Una struttura, la nostra, di proprietà regionale, che si contraddistingue per la vastità dei servizi di eccellenza: dal reparto riabilitativo alla consulenza medica, passando per la fangoterapia, la fangobalneoterapia, le cure inalatorie, le cure balneoterapiche vascolari, fisioterapia e le piscine termali riabilitative. Un luogo che ha tutte le capacità per potersi espandere sempre di più – ha proseguito il Presidente Lione –, sino al raggiungimento di nuovi obiettivi, elementi che possono aumentare la visibilità dello stabilimento, tanto da poterlo sfruttare come vero e proprio attrattore turistico sul territorio”. Sarebbe opportuno dar vita in Calabria a un vero e proprio distretto termale, che metta insieme gli effetti curativi delle acque termali, la cura del benessere e l’offerta turistica, sostenendo il comparto termale, quale settore strategico dell’offerta turistica e territoriale locale, per i molteplici effetti connessi al termalismo terapeutico, al comparto sanitario, occupazionale, culturale e sulla promozione complessiva del territorio. “Rilanciare il termalismo come cuore pulsante del benessere psicofisico – conclude Mimmo Lione nella sua dichiarazione – significherebbe apportare alla nostra regione, nel campo turistico e non solo, una nota di valorizzazione dei territori”. Per questa ragione, Lione si propone come interlocutore del Presidente Oliverio, al quale propone un incontro a breve favorendo la partecipazione di tutte le realtà termali calabresi, per discutere concretamente su idee progettuali di riposizionamento competitivo, con proposte solide e credibili che possono consentire alla Regione di attivare sin da subito dei nuovi bandi POR (così come, ad esempio, stanno già facendo altre regioni italiane come il Lazio) attinenti alle esigenze di reindustrializzazione del territorio e del termalismo calabrese.