L’aeroporto reggino “Tito Minniti” non chiuderà per il momento, intanto però Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) non ha rilasciato alla Sogas, società di gestione dello scalo la concessione trentennale. Provincia e Comune di Reggio Calabria, così come richiesto, hanno versato le quote di contribuzione per ripianare le perdite in bilancio, ma non è bastato, all’appello mancano la Camera di Commercio reggina e la Provincia di Messina. Per fare chiarezza sulle ragioni che hanno portato alla mancanza di concessione e per rendere pubblica la nuova strategia, conferenza stampa stamattina a Palazzo Alvaro, del presidente della Provincia (socio di maggioranza col 67% di quote) Giuseppe Raffa. Due le ragioni che hanno determinato la perdita della concessione: il mancato avvio dei lavori per l’aerostazione e la valutazione dell’assenza di una programmazione economico finanziaria trentennale. Qualche dubbio in verità il presidente Raffa lo manifesta sul provvedimento che è al vaglio dei legali. Nelle more dei successivi passaggi ai due ministeri che dovranno rendere definitivo il provvedimento di diniego si discuterà lunedì, ad un tavolo in cui, accanto alla Provincia ci sarà il Comune di Reggio Calabria e la Regione. E’ ferma volontà della Provincia ripristinare la quota che avrebbe dovuto versare la Camera di Commercio, solo 500 euro. La speranza è che il provvedimento possa essere revocato per l’importanza dell’aeroporto reggino dichiarato d’interesse nazionale. Dal 15 marzo prossimo opererà la decadenza per Sogas. Nelle more dell’espletamento della gara per l’affidamento in concessione della gestione dell’aeroporto dello Stretto la Sogas è autorizzata alla prosecuzione della conduzione dell’aeroporto fino all’effettivo subentro del nuovo gestore.
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