Il grave atto intimidatorio perpetrato ai danni del presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, è l’ennesima dimostrazione di quanto sia scomoda la figura del professore. Infatti, lo stimato docente universitario, sta svolgendo un’opera che può essere definita di “rivoluzione culturale” per cambiare l’immagine del Parco e la percezione che di esso ha l’opinione pubblica. La valorizzazione dell’intera area aspro montana, l’esaltazione dell’identità territoriale, l’orgoglio di appartenenza, la valorizzazione del territorio, sono solo alcuni punti su cui si è focalizzato il lavoro di Bombino in questi anni. L’ulteriore incarico prestigioso di coordinatore Ferparchi Calabria, ricevuto proprio nei giorni scorsi, evidentemente non è stato gradito da qualcuno. Appare evidente che ci sia ancora chi non si rassegna all’idea che la gestione della cosa pubblica possa essere condotta nel rispetto della legalità e della trasparenza, come ha sempre operato il presidente Bombino. Sono certo che egli saprà reagire con il vigore e con il coraggio che gli sono propri, anche a quest’ennesima intimidazione.
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