Analisi sull’andamento del movimento turistico nel periodo Gennaio Settembre 2015 in Calabria

turismoIl sistema informativo turistico della Regione Calabria conduce per conto dell’ISTAT la rilevazione “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” che è un’indagine totale che viene svolta con periodicità mensile in conformità al Regolamento (UE) n. 692/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 luglio 2011 che regola le Statistiche Europee sul Turismo. L’indagine è inserita nelle rilevazioni statistiche di interesse pubblico e quindi inserita nel PSN (PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE).
La rilevazione quantifica, per ciascun mese e per ciascun comune, gli arrivi e le presenze dei clienti (residenti e non) secondo la categoria di esercizio e il tipo di struttura e secondo il paese estero o la regione italiana di residenza.
Le unità di rilevazione sono le singole strutture ricettive della regione Calabria che hanno l’obbligo di risposta. La copertura attuale fino al mese di settembre è dell’85% delle strutture ricettive.
Il presente lavoro è stato elaborato sulla base dei dati rilevati al 31/12/2015 e della stima rispetto ai dati rilevati nel 2014 per le strutture ancora non rispondenti a tale data.
Analisi dei dati, Il trend di breve periodo:
Nel 2015 si stimano in Calabria nei primi tre trimestri dell’anno circa 1,3 milioni di arrivi e 7,6 milioni di presenze. Il quarto trimestre di cui i dati non sono ancora disponibili storicamente occupa un’esigua fetta del mercato turistico, che è molto legato alla stagione estiva. Nei tre trimestri considerati si osserva una netta ripresa del turismo nazionale e una sostanziale tenuta del turismo internazionale. Bisogna sottolineare che, i turisti che arrivano in Calabria sono per l’83% italiani, mentre seppur negli anni hanno evidenziato tendenze positive, resta bassa la percentuale di visitatori stranieri che nel periodo gennaio settembre 2015 è del 17%, leggermente più consistente l’incidenza delle presenze estere sul totale delle presenze (20%). Complessivamente nel periodo considerato gli arrivi aumentano del 6,1% mentre le presenze del 4,7%, il maggior incremento degli arrivi rispetto alle presenze indica una diminuzione della permanenza media rispetto allo stesso periodo del 2014, tendenza in atto sia per i turisti italiani che per i turisti stranieri, che rispettivamente aumentano gli italiani (7,2% arrivi, 5,7% presenze) e gli stranieri (1,1% arrivi e 0,7% presenze). Approfondendo l’analisi si osserva un crollo dei turisti russi (-69% di presenze), svedesi (-30% di presenze) e spagnoli (-32% di presenze) e un notevole incremento dei turisti israeliani (+378% di presenze) australiani (+183% di presenze) inglesi (+53% di presenze) e polacchi (+30% di presenze). Di notevole interesse la variazione avvenuta relativamente al movimento turistico proveniente dalla Russia che nel 2014 era arrivato ad essere il secondo paese dopo la Germania , in termini di generazione di pernottamenti in Calabria, mentre nel 2015 scende alla decima posizione. Relativamente ai turisti tedeschi si registra una sostanziale stabilità con un leggero incremento degli arrivi (+4,2%) e una lieve diminuzione delle presenze (-1,8%).  Dall’analisi del movimento turistico nazionale risulta, come dato da sottolineare, la diminuzione del periodo di soggiorno del turismo regionale interno (0,3 giorni in meno), aumentano, infatti del 10% gli arrivi e diminuiscono dell’1% le presenze, solo poche regioni fanno registrare delle flessioni in termini di movimento verso la Calabria. Il movimento nazionale verso la Calabria è fortemente caratterizzato dalla prossimità, i campani sono storicamente i maggior frequentatori delle coste calabresi, con circa 2 milioni di presenze nei primi 3 trimestri del 2015 e un +5,5% d’incremento, segue il Lazio con circa 760 mila presenze e un incremento del 6,6% e poi Calabria e Puglia con circa 650 mila presenze. Il mese durante il quale si registrano le migliori performance è il mese di luglio (+11,7% gli arrivi e +8,2% le presenze). L’ottimo andamento del mese di luglio riguarda sia gli italiani che gli stranieri, ma è molto accentuato relativamente alla componente nazionale, ed è sicuramente legato alle condizioni climatiche ottimali che si sono verificate a luglio 2015. Lascia, comunque, presagire un cambiamento nelle abitudini degli italiani che storicamente fanno vacanza quasi esclusivamente ad agosto, che, infatti, resta il mese preferito per raggiungere la Calabria, (il 43% delle presenze del periodo gennaio settembre si è registrato nel mese di agosto). Le tendenze per territorio, La quota più consistente dei pernottamenti è venduta dalle strutture ricettive costiere, le presenze sulle due coste, infatti, superano i 7 milioni e rappresentano il 93% dell’intero periodo.  Le performance migliori si registrano sulla costa ionica (+8,6% gli arrivi e + 5,5% le presenze), molto positivo l’incremento percentuale relativo alle aree montane che però osservando i dati in valore assoluto risultano, turisticamente, poco frequentate. La provincia di Cosenza con la sua estensione detiene il 35% del mercato delle presenze, segue la piccola provincia di Vibo Valentia con il 28%, mentre, risulta relativamente piccola la quota del mercato delle presenze turistiche in provincia di Reggio Calabria, nonostante si tratti di un territorio molto vocato al turismo. Il mondo del turismo continua a evolversi e a mutare costantemente: analizziamo di seguito tre tendenze mondiali di questo settore.
Tecnologia in evoluzione
Nel mercato del turismo, il mondo del booking online è cambiato più negli ultimi 18 mesi che in tutti gli anni trascorsi dalla sua comparsa a fine anni ’90. Questa tendenza è proseguita nel 2015, con l’evoluzione dei siti comparatori e aggregatori e l’affacciarsi sul mercato di nuove realtà di travel booking in America Latina, Cina e Russia . Le prenotazioni via web vengono effettuate sempre più spesso tramite tecnologia mobile. Nel 2015 è stato stimato che il 25% di tutte le prenotazioni negli Stati Uniti sarebbero state effettuate via smartphone e che anche in molti altri Paesi la percentuale sarebbe stata simile, grazie alle app di viaggio specifiche per dispositivi portatili.
Ma la tecnologia continuerà ad avere una grande influenza anche su altri aspetti, fare da soli il checkin delle valigie, procurarsi da soli i pasti e registrarsi in qualunque posto”
La personalizzazione del viaggio: Il nuovo modo di viaggiare prevede la personalizzazione dell’esperienza del viaggio, più spazio alle esperienze uniche, a discapito degli itinerari lunghi e classici; le rotte più originali non sono più esclusive, solo per i viaggiatori più facoltosi, perché tutti hanno accesso a soluzioni di viaggio personalizzate. Sono in crescita i viaggi su misura. C’è un incremento del turismo sportivo, soprattutto del ciclismo negli Stati Uniti ma anche del surf nel continente africano; in Medio Oriente sarà invece il design ad attirare i turisti . Locale vince su globale. Verso il futuro Sembra quindi che la tecnologia continuerà ad avere un grande impatto sul settore e a rappresentare al tempo stesso un valido strumento per arricchire l’offerta dell’hospitality. I nuovi turisti cercheranno esperienze sempre più ad hoc, per questo l’industria si orienterà alla valorizzazione delle nicchie e alla personalizzazione del viaggio. Molte di queste specificità appartengono al territorio calabrese che pur mantenendo negli anni un “ritardo” rispetto al mercato turistico nazionale e internazionale, allo stesso tempo ha salvaguardato la propria identità sulla quale è importante puntare, bisogna puntare sull’unicità delle destinazioni, valorizzare le peculiarità e le eccellenze dei territori. Il cibo, la storia, la natura, i beni culturali, possono costituire dei potenti attrattori, a condizione che vengano resi fruibili sul territorio e vendibili sul mercato turistico. Anche se siamo in un mondo globalizzato (o forse proprio per questo), il trend generale ha visto come protagonista tutto ciò che è locale, sulla scia di AirBnB: è emersa ad esempio la tendenza turistica in Europa di cercare esperienze autentiche come mangiare tipico presso gli abitanti del posto. Sono in aumento le app che mettono in collegamento i viaggiatori con le piccole realtà locali (musicisti, ricette, alloggi,…) e si percepisce una crescente propensione per le strutture, le destinazioni e i brand che valorizzano le tipicità di un territorio (fonte: Trendwatching).
Le persone sembrano cercare un senso di connessione e appartenenza e con queste preferenze danno più valore sia al luogo che alle proprie scelte.

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