I consiglieri comunali di minoranza di Reggio Calabria hanno onorato e ricordato le vittime delle foibe e gli esuli istriani, giuliani e dalmati con la proposta di intitolazione della scalinata adiacente all’area Griso-Laboccetta a Nora Cossetto, studentessa italiana, istriana di un paese vicino Visignano, uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943 nei pressi della foiba di villa Surani. Il 10 febbraio, come è noto, si celebra la Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati. L’evento è stato istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, dopo un iter parlamentare per nulla semplice ed a tratti travagliato. Con essa è terminata il noto “rumore del silenzio”: storie di uomini, donne, bambini, italiani, torturati ed uccisi dalla crudeltà del governo titino dell’Ex Jugoslavia e sottaciuto da tutti i Paesi, Italia compresa. Dal 1943 al 1947 migliaia e miglia di italiani furono massacrati e gettati spesso vivi nelle foibe carsiche; 350 mila italiani, invece, ebbero la fortuna di sopravvivere, ma dovettero lasciare le proprie case ed i propri affetti in quella parte dell’Italia nord-orientale assegnata dalla guerra al regima jugoslavo. L’intitolazione si pone nell’ottica di ridare dignità ai tanti martiri, compresi i sopravvissuti che popolano la nostra, la loro, Italia, in prosecuzione della già esistente delibera del Comune reggino che impegna l’ente a celebrare il “Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e dei 350 mila esuli istriani, giuliani e dalmati”. Anche Reggio è divenuta meta di un numero considerevole di cittadini provenienti dalla Venezia-Giulia, dalla Dalmazia e dall’Istria, proprio in virtù di ciò si reputa opportuno riconoscere onore a queste vittime mediante l’intitolazione di un luogo del Comune di Reggio Calabria.
I consiglieri comunali di minoranza