Una tempesta di neve accompagnata da forti raffiche di vento sta spazzando la costa nordorientale degli Stati Uniti provocando ingenti danni e gravi disagi alla popolazione. Colpiti gli stati di New York, del Connecticut, del New Jersey, della Pennsylvania e del Massachusetts. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza elettricità mentre a New York, dove le autorità hanno consigliato ai cittadini di non recarsi nei parchi finché l’emergenza non sarà passata, sono 600 gli alberi caduti a causa della neve. Segnalate anche delle vittime: nel Connecticut un uomo è morto a causa di un incidente per il ghiaccio sulla strada, in Pennsylvania un anziano di 84 anni è stato colpito da una massa di neve caduta da un albero mentre in Massachusetts un giovane di 20 anni è rimasto fulminato. L’ondata di maltempo è inconsueta in questa stagione. A New York, nel mese di ottobre, si sono registrate solo tre precipitazioni nevose dal 1869 mentre in Pennsylvania, dove Allentown è stata ricoperta da ben trenta centimetri di neve, di solito bisogna aspettare il mese di dicembre per vedere le città imbiancate in questo modo. E le previsioni dei meteorologi non lasciano molte speranze per i prossimi giorni: oltre alla neve, forti venti che toccheranno i 72 chilometri l’ora potrebbero causare ulteriori danni alla rete elettrica. La bufera, tuttavia, non ferma le proteste del movimento degli indignatos di ‘Occupy Wall Street’ che, come assicura il regista Micheal Moore, continueranno a fare sentire la loro voce nonostante la decisione del sindaco di New York, Bloomberg, di far togliere i generatori elettrici predisposti dai manifestanti.
Giusy Palamara