Riccardo Mauro: «La rinascita della città è già iniziata, le classifiche lasciano il tempo che trovano»

visuale  Reggio CalabriaReggio Calabria risulta al 90esimo posto della classifica sulla qualità della vita stilata da Italia Oggi,  quotidiano dedicato a professionisti e imprese, in edicola stamani insieme al Sole 24 Ore. Dietro la nostra città, secondo la classifica del quotidiano, ci sono tutte le principali province delle regioni meridionali. Tra queste alcune città importanti come Bari, Lecce, Cosenza, Catania, Napoli e Palermo.  Una classifica da leggere con il sorriso, esattamente come qualche giorno fa abbiamo letto, sempre con il sorriso, quella pubblicata dal Sole 24 Ore che invece ci relegava all’ultimo posto in Italia. «La più completa indagine sulla Qualità della vita» recita il titolo sopra la nuova classifica pubblicata da Italia Oggi, dove Reggio è indica al 90esimo posto. Di interessante leggiamo soprattutto il balzo in avanti compiuto dalla città nel giro di neanche una settimana, nella classifica di un quotidiano che esce in edicola con lo stesso che non più di sette giorni fa ci definiva ultimi. L’odierna classifica di Italia Oggi evidenzia il sottoinsieme dedicato al “disagio sociale”, dove in un anno Reggio è passata dal 68esimo al 33esimo posto, quello sulla salute, dove la città è sensibilmente migliorata, passando dal 93esimo al 80esimo posto, e quello sul tempo libero che è passato dal 91esimo al 88esimo. Leggendo questi dati dunque Reggio non appare come la città spettrale, popolata da zombie, che veniva fuori dall’indagine del Sole 24 Ore. Sappiamo peraltro che anche nel caso di Italia Oggi, esattamente come per quella del Sole, la classifica è stata stilata secondo indicatori raccolti nel 2014, nel 2013 ed in qualche caso addirittura nel 2012, dunque già vecchi rispetto a tutto ciò che è stato prodotto nel primo anno dall’Amministrazione Falcomatà, che ha peraltro realizzato un’accelerazione rispetto a quanto era stato fatto negli ultimi anni. A questo punto però sorge spontanea una domanda: a chi credere? Non esistono classifiche buone e classifiche cattive. Riccardo MauroRiccardo MauroEsistono semplicemente le classifiche, che servono a far fare qualche titolo ai giornali, che fanno discutere al bar per una mattinata, che sono anche indicatori importanti per gli amministratori, ma lasciano davvero il tempo che trovano.  Sappiamo bene che Reggio non è la città dei balocchi. Se così fosse adesso saremmo a lavoro per la nostra professione e non a servizio della città. Se ci siamo candidati e siamo qui a rappresentare le istanze di Reggio è perché crediamo che ci sia tanto da fare, davvero tanto. Questo è fuori discussione. Prendiamo atto di ciò che abbiamo trovato, prendiamo atto di ciò che abbiamo prodotto in questo primo anno di attività, prenderemo atto di ciò che registreranno le classifiche nei prossimi anni. Ma soprattutto prendiamo atto di ciò che ci dice la città, di quello che affermano i cittadini quando ci incontrano per strada e della grande voglia di partecipare che registriamo.  In questo primo anno Reggio è cambiata soprattutto nell’approccio, nella speranza, nella visione. La città si è riappropriata del suo diritto di programmare, di pensare sé stessa nel futuro. È questa probabilmente la più grande rivoluzione prodotta dal Sindaco Falcomatà e da questa amministrazione. Il resto viene da sé. I risultati parlano chiaro. E parleranno ancora più chiaro nei prossimi anni. La rinascita di Reggio è già iniziata.  Soprattutto grazie ai nostri concittadini che, come si può ben vedere dalla “rivoluzione” che si è scatenata sui vari social network dopo la diffusione dei dati del Sole 24 Ore, non si sentono gli ultimi del bel paese. Noi stiamo facendo di tutto per far ripartire una macchina, ferma da anni, nella speranza di ingranare le marce una per volta ed allora, con l’aiuto della città, non ci saranno classifiche che tengono.

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