Il 9 novembre u.s. alcuni partiti e movimenti politici hanno denunciato pubblicamente “anomalie” afferenti la redazione del Conto Consuntivo 2014 e, in particolare, l’inesattezza di un allegato obbligatorio allo stesso. Qualche giorno dopo, l’ 11 novembre, inoltravo al Sindaco ed all’Assessore al Bilancio – ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. n. 267/2000 e dell’art. 46 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio- l’Interpellanza emarginata in oggetto volta ad ottenere risposta a ben circostanziate criticità ed inesattezze riportate nel documento contabile di che trattasi. A tutt’oggi però, nonostante siano decorsi più di trenta giorni da quando l’Interpellanza è stata presenta, il sottoscritto non ha ricevuto alcuna risposta in merito. La condotta omissiva delle SS.LL., pertanto, è violativa dell’articolo n.43, II° comma, del D.Lgs. n. 267/2000, nonché delle corrispondenti disposizioni statutarie e regolamentari vigenti e, inoltre, integra la fattispecie delittuosa prevista e punita dall’articolo n.328 del codice penale (“Rifiuto di atti di ufficio. Omissione”). Quanto sopra evidenziato il sottoscritto Consigliere diffida, formalmente ed in via ultimativa, le SS.LL. a fornire risposta – entro e non oltre giorni sette a far tempo da oggi – all’Interpellanza trasmessa via pec in data 11.11.2015, con espresso avvertimento che, decorso inutilmente il precitato termine, presenterà un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria.
Con Osservanza
Dott. Massimo Ripepi – Consigliere comunale