Si è svolta nel pomeriggio, di sabato 21 novembre 2015, presso l’Auditorium Don Luigi Orione al Santuario di Sant’Antonio a Reggio Calabria, la presentazione del libro di Ilenia Borgia “Attrazioni Italiane” (Laruffa Editore). All’evento, organizzato dall’Associazione Culturale “Leggendo Tra Le Righe” e Laruffa Editore, hanno partecipato: Ilenia Borgia, l’autrice, Roberto Laruffa, l’editore, Emiliano Barbucci, regista e documentarista, Katia Germanò, dell’Associazione Culturale “Leggendo Tra Le Righe”, moderatrice dell’evento. “Attrazioni Italiane” dal sottotitolo “Il trailer cinematografico italiano” è l’opera prima di Ilenia. Lei, laureata in Lettere e Filosofia e specializzata in Linguaggi del Cinema, regista e critico cinematografico, ha trasformato la sua tesi di laurea, molto originale e innovativa per il genere trattato, in un testo che affronta, per la prima volta, il mondo del trailer. Ilenia inizia questo percorso con una ricerca approfondita del trailer, dalle origini ai nostri giorni, dallo scopo puramente commerciale ad arte vera e propria, ne analizza le metodologie, quindi lo smonta e lo rimonta per carpirne l’essenza. “Bastano pochi secondi per raccontare una grande storia” (Slogan del Trailer Film Fest, Catania, 2010) e Ilenia ci mostra con parole semplici come ciò avviene. A supporto delle sue tesi, un trailer da lei smontato e rimontato in tre modi differenti proprio per farci comprendere com’è possibile tramite l’arte del trailer lanciare messaggi diversi dello stesso film. Emiliano, amico e collega di Ilenia, tiene ad evidenziare come quest’opera ha tutte le potenzialità sia per diventare un testo fondamentale nei corsi per gli “addetti ai lavori” del cinema, ma anche per essere compreso e amato dai “laici” del mestiere, cosa di cui è fermamente convinto anche l’editore. Alla fine della presentazione il pubblico presente ha avuto l’opportunità sia di porre domande all’autrice che ha soddisfatto tutte le curiosità dei presenti, sia di vedere il cortometraggio “Resti Frame e Me” con cui Ilenia ha vinto il concorso “Corti di Memoria: segni privati (ma non troppo)”.