Non sarà più al 41%, dato questo certamente da non sottovalutare e che la dice lunga sulla diminuzione dell’apprezzamento da parte degli italiani, ma il Pd, complice anche l’assenza di un forte e coeso partito di centrodestra, continua ad essere il primo partito italiano, in termine di consensi, assestandosi al 32%. Questo è quanto emerge da un sondaggio condotto da Barometro Politico di novembre dell’Istituto Demopolis, secondo il quale alle spalle del maggior partito di centrosinistra si collocherebbe, com’era prevedibile, il Movmento 5 stelle che toccherebbe quota 27%. A seguire la Lega nord che ormai viaggia stabilmente intorno al 14% e Forza Italia ferma negativamente al 10,8%. Fratelli d’Italia e Sel chiudono assieme all’asse Ncd-Ucd, rispettivamente al 4,2%, 4%, 3,5%.
I dati sembrano rispecchiare perfettamente le intenzioni di voto e la fiducia del popolo italiano già ampiamente registrati nei mesi scorsi, sebbene le percentuali di consenso non dovrebbero essere confuse con quelle dei leader più importanti, ovvero Matteo Renzi e Matteo Salvini, che ruotano attorno al 32-36%, seguiti da Giorgia Meloni che, col passare del tempo, guadagna importanti fette di terreno, sia rispetto al segretario del Pd che all’interno dello stesso centrodestra. Centrodestra che sta attraversando una grave crisi di leadership, considerando che Berlusconi sembra ormai essere fuori dai giochi, e che è diviso tra colo che, come il numero uno di Forza Italia, vorrebbero che il futuro leader fosse scelto dal popolo in base al suo carisma e alla sua preparazione, e coloro che, carisma a parte, vorrebbe il ricorso alle primarie.
I responsabili del sondaggio si sono preoccupati anche di esprimere il giudizio degli italiani rispetto alle previsioni della Legge di Stabilità ed è emerso che l’abolizione della Tasi sulla prima casa rappresenta una delle misure più apprezzate (il 73%), seguita dal blocco del presunto aumento Iva e dalle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie. L’aspetto più controverso della Legge di stabilità riguarda l’annuncio del Governo di una riduzione del carico fiscale. La stragrande maggioranza di coloro che sono stati intervistati ritiene che non sarà cosi.