Il rischio che la prossima Legge di Stabilità possa compromettere la tenuta del comparto sicurezza, non è affatto da sottovalutare. Questa è la preoccupazione che il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha voluto lanciare in occasione della manifestazione “Divise in Piazza”, organizzata dal Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) e da altri sindacati (Sindacato Autonomo di Polizia, Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco, Sindacato Autonomo Polizia Ambientale Forestale), ribadendo come proprio la sicurezza sia considerata una “priorità nazionale” dalla destra italiana. “Chi svolge il proprio lavoro per difendere la sicurezza degli italiani non può rischiare 15 anni di galera, mentre si depenalizzano reati gravi come il furto e la violenza privata”.
Questa è quanto si legge sulla pagina facebook dell’ex Ministro della Gioventù, che aggiunge: “Fratelli d’Italia difenderà i diritti e le istanze del comparto sicurezza e del soccorso pubblico anche in occasione di questa legge di Stabilità. A questa straordinaria piazza dico: continuate a battervi. Noi ci batteremo con voi”.
L’affondo nei confronti del Governo è durissimo. “L’Italia è una Nazione che va al contrario” – ha tuonato ancora Giorgia Meloni – che si è spinta sino ad affermare che “quando un agente rischia la vita per assicurare un criminale alle patrie galere e la politica lo tira fuori anzitempo perché non è capace di affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, lo Stato diventa mandante di nuovi crimini e umilia il lavoro di sacrifica se stesso per garantire quei criminali alle patrie galere”.
Il leader di FdI-An ha anche espresso il proprio dissenso rispetto alla “militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato”, giudicandola “scelta sbagliata” e “regalo alle ecomafie”.