19.36 – Ignazio Marino si è dimesso! L’ufficialità della notizia arriva dal Campidoglio. E’ l’epilogo già annunciato da tutti i media e che si era ampiamente previsto dopo che la Giunta della Capitale aveva abbandonato il Primo cittadino. Il vicesindaco di Roma, Marco Causi, e gli assessori Stefano Esposito e Luigina Di Liegro, infatti avevano annunciato le loro dimissioni. Non ci sono le condizioni per proseguire”, pare sia questa la motivazione dichiarata poco prima di lasciare l’incarico. La sindacatura di Marino è durata due anni e qualche mese. Un politico “abbandonato” dal suo partito e poco amato dai romani che subito hanno faticato a capire i suoi modi. Qui alcune delle cose che hanno fatto più discutere nell’arco del suo breve mandato: La pedonalizzazione dei Fori Imperiali (agosto 2013), Chiusura discarica Malagrotta (ottobre 2013), I primi errori nelle nomine (ottobre2013), I secondi errori sulle nomine (gennaio 2014), La vicenda di Mafia Capitale, L’assenza della polizia municipale il giorno di capodanno (dicembre 2014\gennaio 2015), Le Unioni Civili, Mafia Capitale seconda parte (giugno 2015), Il centro libero dai camion bar (10 luglio 2015), Il degrado di Roma sul paginone del New York Times (luglio 2015), I punti verdi qualità, finiti all’abbandono (agosto 2015), I Funerali dei Casamonica (20 agosto 2015), Ostia commissariata, super poteri a Gabrielli, Papa Francesco nega di averlo invitato a Philadelphia, La polemica sulle note spese.
QUESTA LA LETTERA DEL SINDACO (fonte Ansa.it)
“Care romane e cari romani, ho molto riflettuto prima di assumere la mia decisione. L’ho fatto avendo come unica stella polare l’interesse della Capitale d’Italia, della mia città”. “Presento le mie dimissioni – spiega -. Sapendo che queste possono per legge essere ritirate entro venti giorni. Non è un’astuzia la mia: è la ricerca di una verifica seria se è ancora possibile ricostruire queste condizioni politiche”.
