L’Assessore regionale allo Sviluppo economico Carmela Barbalace – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – relativamente al comunicato a firma delle associazioni dei consumatori (Adiconsum Calabria, Lega Consumatori Calabria, Adoc Calabria, Acu Calabria), sul presunto “disinteresse mostrato dall’Assessore al ramo” per la mancanza di “una legge regionale di settore”, ha fatto alcune precisazioni. L’Assessore Barbalace ha ribadito la propria, già dimostrata, disponibilità ad incontrare le associazioni “sulle problematiche che appartengono al mondo consumeristico e che sono contemplati nella delega attribuitami”. La necessità di differire l’incontro richiesto “è sorta – ha detto l’Assessore Barbalace – dalla volontà di approfondire temi che non possono trovare compiuta attenzione nell’ambito di una convocazione “mordi e fuggi” non aderente ai canoni della mia etica professionale”. L’Assessore ha, quindi, aggiunto che le “Associazioni hanno potuto costantemente usufruire del rapporto diretto con la competente Unità Organizzativa, ufficio in seno al Dipartimento, che si è adoperata come tramite per le comunicazioni del caso, compresa l’intenzione e la volontà di addivenire ad un proficuo incontro. Per questo, desta maggiore stupore l’affermazione del “disinteresse dell’Assessore al ramo” accoppiato con la mancanza della legge regionale di riferimento”. A tal proposito si sottolinea l’interesse dell’Assessorato, peraltro già rappresentato dall’ufficio competente, a far sì che anche la nostra Regione si doti di un’apposita normativa. “Occorre ricordare che il relativo progetto di legge, già concertato con le Associazioni negli anni precedenti, è giacente in Consiglio regionale. Per essere approvato occorrerà, ovviamente, prima aggiornarlo. Quindi- ha detto l’Assessore – è quanto meno incomprensibile la dichiarazione di giacenza degli atti nei cassetti del Dipartimento”. “Senza spirito di polemica – ha detto ancora l’Assessore – preme confermare a tutte le Associazioni dei Consumatori interessate al progetto “Educare per crescere”, quanto già detto in ordine alla liquidazione delle somme loro spettanti, ossia che i relativi ordinativi sono giacenti presso la Ragioneria generale regionale, sin dal mese di luglio. Non voglio pensare che all’origine della “querelle”, anche se non viene citato, vi sia proprio questo motivo. Purtroppo, anche questi pagamenti impattano sul “patto di stabilità” che, giova ricordarlo, non è una norma regionale, ma un vincolo statale. Desidero, però, confermare che anche tale aspetto è tenuto sotto continua osservazione con l’intento di poter sbloccare le procedure e addivenire all’effettivo pagamento. E’ buona occasione questa per precisare che tutto lo stanziamento statale è stato opportunamente impegnato e, pertanto, vincolato in bilancio e, di conseguenza, non vi è rischio alcuno che le risorse debbano essere restituite al Ministero. Si ribadisce, infine, che è e sarà intento dell’intera Giunta regionale prestare la dovuta attenzione alle politiche in favore di tutti i cittadini in quanto consumatori ed utenti, chiedendo la collaborazione delle Associazioni dei Consumatori, cui le vigenti normative demandano la tutela e si conferma la piena disponibilità ad azioni comuni che possano dare positivo rilievo all’intero mondo consumeristico regionale”. o.m.
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