Presenza sui territori ed attenzione verso le periferie è questo lo spirito che anima costantemente l’Amministrazione Falcomatà

riqualificazione Lungomare di GallicoNella serata di ieri, il sindaco Giuseppe Falcomatà, assieme agli assessori Armando Neri (Bilancio) e Angela Marcianò (Lavori Pubblici) ed al consigliere Francesco Gangemi (delegato alla società di servizi del comune), hanno incontrato le associazioni presenti sul territorio della Vallata del Gallico, in quella che è stata definita un’agorà, un incontro pubblico, dove a parlare sono stati i cittadini perché «la città si fa assieme ai cittadini» come ha sottolineato il sindaco. Presenti anche numerosi amministratori comunali e regionali.  Molte le richieste da parte dei cittadini che chiedono la riqualificazione del lungomare e dei locali che lì si trovano per rendere Gallico una vera attrattiva turistica; spazi verdi; puntando ad un sistema di servizi per le barche che si trovano sulla spiaggia. Un problema che affligge i cittadini è quello delle fogne, dello scarico dell’acqua piovana, tutto ciò incide fortemente in maniera negativa sulla vita quotidiana. L’assessore Angela Marcianò ha assicurato che a breve partiranno numerosi lavori: «Dall’illuminazione pubblica che interesserà tutta la via San Martino e il lungomare, al trasferimento del depuratore. Importanti interventi verranno effettuati anche nella scuola di Gallico», illustrando come «nel piano triennale è stata inserita la possibilità di completare i lavori per il teatro di Gallico. Ancora più importante il progetto per il lungomare Gallico-Catona che finalmente vedrà continuità». Ha, inoltre, sottolineato come «ogni giorno l’Amministrazione cerca di dare risposte concrete ai cittadini che per lunghi anni non ne hanno avute: proprio nei mesi scorsi il viadotto Gallico sulla A3 è stato interessato da lavori di riqualificazione; allo stesso tempo sono già in corso lavori che interessano la messa in sicurezza del torrente Gallico».  L’assessore Armando Neri, illustrando le difficili condizioni in cui versano le casse del comune con un piano di riequilibrio elevato, ha spiegato attraverso una metafora la situazione in cui si trova la nostra città «con una mano cerchiamo di fare fatti andando verso il futuro, con l’altra combattiamo quotidianamente, come se avessimo un’ancora in mano che rappresenta il peso che tutti dobbiamo sopportare. Aver evitato il dissesto vuol dire poter continuare a lavorare per far tornare le periferie al centro, per vivere nella normalità».  E che le periferie siano al centro, è stato ribadito dal primo cittadino Giuseppe Falcomatà, che ha ricordato come l’Amministrazione da subito ha puntato alla raccolta differenziata porta a porta a partire dalle periferie, passando così in pochi mesi dall’11% di differenziata al 24,7%. «Laddove persistono ancora dei focolai di piccole discariche, verranno installate delle telecamere» ha dichiarato il sindaco. «Le associazioni ed i cittadini, hanno un ruolo di pungolo per le amministrazioni, e noi abbiamo il dovere di ascoltare le esigenze, perché siamo convinti che la città non si fa da soli, ma si fa con gli altri» ha ribadito Falcomatà, spiegando «fare la città con gli altri significa stabilire un rapporto di fiducia tra amministratori e amministrati, la fiducia non è unidirezionale, ma bilaterale: diritti e doveri sono reciproci. Riavviare le opere pubbliche, non vuol dire solo sostenere l’economia, ma andare incontro alle esigenze dei territori attrezzando i quartiere di ciò di cui hanno bisogno. Forte è l’esigenza di dare dei nomi alle vie, per tale motivo presto si avvierà la commissione toponomastica per restituire dignità nei confronti di chi abita queste zone ed Archi le cui vie non hanno nomi».  Il primo cittadino ha poi sottolineato: «Ci piace ricordare che “un popolo senza memoria è un popolo senza storia”, perciò puntiamo al recupero delle zone simbolo della città: ripristinare le fontanelle è un gesto di attenzione per le zone della città più abbandonate, indica che siamo presenti. Abbiamo un’idea ben chiara di sviluppo della Vallata del Gallico, puntando alla sua destinazione naturale: recupero dei mulini ad acqua, ma soprattutto ascoltare il territorio per conoscerne la vocazione naturale, come la possibilità di puntare all’agricoltura con le arance Belladonna».  «La riattivazione del Decreto Reggio, darà la possibilità alla nostra città di riprendersi dal danno d’immagine che ha subito negli anni, ed è nostra intenzione ricostruirla attraverso uno sviluppo sano. I fondi del Decreto Reggio, andranno rimodulati sulla base di impulsi e stimoli della cittadinanza attiva e secondo le esigenze dei territori» ha affermato il primo cittadino.  Poi, soffermandosi sul lungomare di Gallico e Catona, ha spiegato la sua importanza anche in vista della futura Città metropolitana «puntiamo alla naturalezza da cui è caratterizzata la zona nord della città, puntando anche al recupero del borgo dei pescatori a Gallico. È per questo motivo che la fascia litoranea del lungomare di Gallico, già interessata da lavori avviati qualche giorno fa grazie a fondi Pisu, vedrà la riqualificazione nel tratto tra la fiumara di Gallico a nord e la località Casa Genovese. Bisogna che la nostra città che è di mare, torni a dialogare con il mare, anche per lo sviluppo del turismo».

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