Le attese degli economisti, molti dei quali – tanto per intenderci – davano la Grecia ormai per spacciata, sono state disattese. Nonostante il tragico periodo attraversato da Atene e dal popolo ellenico, il Pil greco, in termini percentuali, non risulta in calo ma addirittura in aumento, facendo segnare un +0,8% rispetto ai mesi precedenti, mentre su base annua l’aumento è dell’1,5%.
A questo dato, certamente non negativo, si accompagnano, tuttavia, le preoccupazioni delle istituzioni europee sulla sostenibilità del debito della Grecia, giacché, secondo quanto diffuso dall’Ansa, “da un rapporto, che sta circolando tra i governi dell’Eurozona”, emergerebbe che “il debito di Atene raggiungerà il 201% del Pil l’anno prossimo per poi calare al 160% nel 2022 secondo lo scenario di base”. L’unica soluzione percorribile sembra essere quella di un prolungamento delle scadenze.
