Grande attesa per i finalisti open di Pallacanestro, Calcio femminile e Pallavolo
Un medagliere extralusso, quello del CSI Reggio Calabria: già 10 le medaglie al collo degli atleti reggini alle finali nazionali del Centro Sportivo Italiano. Nel calcio, due ori tra nel calcio a 5 (under 12) e calcio a 7 (under 10) per l’Academy Viola, un argento per l’Oratorio Salesiano Bova, nella categoria juniores del calcio a 5, un bronzo per la Scuola Calcio Bernardino Cordova nella categoria under 12. Oro anche ai ragazzi della Palla-canestro Bagnara (under 12) che va ad aggiungersi alle cinque medaglie conquistate dalla Ginnastica Re-start. Ottima performance nel basket, under 14, per il Nuovo Basket Soccorso che per un soffio non arriva a medaglia. È tempo di finali nazionali per il CSI Reggio Calabria, tra i verdetti che giungono a Montecatini e le grandi attese per chi nei prossimi giorno dovrà disputare le gare più importanti della stagione.
Già 5 titoli nazionali saranno di Reggio Calabria, proveranno ad aumentare il conto, per il settore giovanile, la Scuola Calcio Mirabella per il calcio a 5 – under 14, e, per gli Open, caccia al titolo nel calcio a 5 femminile con lo Sporting Locri, nel calcio a 7 maschile con il Real Modena e nel volley misto con il Val Gallico. Occhi puntati sui campioni nazionale in carica dell’Aleandre Basket che mira a bissare il successo della passata stagione dopo aver superato nell’ultimo spareggio i forti competitor per il titolo nazionale della Pegaso Tra-pani per 65 a 46. «Non nascondiamo la grande felicità di questi giorni – spiega Paolo Cicciù, presidente pro-vinciale del CSI – con i nostri tanti ragazzi che a Montecatini hanno vissuto una gran bella esperienza di Sport e di condivisione con i loro amici di qualcosa da ricordare. Poi se a questo aggiungiamo un grande trend di crescita anche nei risultati di tutto il movimento certamente possiamo dirci soddisfatti». Se per le di-scipline calcistiche si tratta di una conferma, grande entusiasmo per i risultati nella Pallacanestro e nella Ginnastica Ritmica. «Si tratta di scommesse vinte – ci dice Clementina Tripodi, direttore tecnico regionale – che indicano come la Calabria stia crescendo nella sua offerta sportiva CSI. La cosa bella è che sono tante le realtà calabresi che affrontano queste finali regionali e facendo una considerazione complessiva balza agli occhi come nelle finali di “Sport&Go!”, il medagliere sia quasi ad appannaggio del Sud Italia». Ovviamente adesso l’attenzione è sull’ultima sfida delle giovanili con i già campioni di Italia della Scuola Cal-cio Mirabella alla ricerca di un grande risultato e sugli Open. In particolare per la prima volta ci sarà il volley reggino alle sfide nazionali. «Siamo consapevoli che affronteremo sfide quasi impossibili, – afferma Nicola Marra, consigliere provinciale CSI e referente della pallavolo – ma nello Sport tutto può succedere: il Val Gal-lico è una formazione di assoluto valore e incrociamo le dita che possa regalarci una grande sorpresa». Ri-spetto alle discipline calcistiche c’è un habitué delle finali, come lo Sporting Locri ed una “cenerentola” come il Real Modena. «Il livello alle fasi nazionali è molto alto; – conferma Paolo Simone, direttore tecnico provin-ciale – ma è innegabile dire che lo Sporting Locri si possa giocare tutte le chance: sarebbe la ciliegina sulla torta per un movimento, quello del calcio a 5 femminile di cui Reggio Calabria è invidiata in tutta Italia. Sulla finalista del calcio a 7 open è ovvio che pagherà lo scotto dell’esordio, ma nel derby per qualificarsi alle finali nazionali con la formazione messinese più navigata, i ragazzi del Real Modena hanno dimostrato di avere gli attributi». Per concludere i più attesi di tutti: Andrea Pellicanò e Giovanni Rugolo proveranno a riportare l’Aleandre sul tetto di Italia del Basket. «Quest’anno Aleandre avrà gli occhi di tutta Italia addosso – chiosa Renzo Ambrogio, responsabile della commissione pallacanestro – dunque come è classico sarà difficile ri-confermarsi; certo la squadra di coach Saccà ha dimostrato pure nello spareggio coi siciliani di avere tre le corde le qualità per potersi giocare alla grande le diverse fasi della partita, ovviamente noi come movimento siamo fiduciosi». «C’è da dire che da “titolo nazionale” non si sono solo le nostre società sportive – conclude Cicciù – ma i tanti dirigenti ed arbitri che hanno fatto e faranno parte del team nazionale».