E’ la seconda volta che la FIP presenta il proprio bilancio sociale. La prima nel 2013. Uno studio che esprime la volontà della FIP di esercitare un ruolo da protagonista nel promuovere in maniera nuova e consapevole la gestione dell’attività sportiva. Alla presentazione è intervenuto Giovanni Malagò, presidente del CONI, che rivolgendosi al presidente Petrucci ha affermato: “Hai dimostrato attenzione e sensibilità. Il bilancio sociale è fondamentale e sottolineo che non è obbligatorio. Senza questo bilancio sociale il popolo della pallacanestro non avrebbe saputo che c’è un protocollo sulla sicurezza ferroviaria, un altro sulla sicurezza stradale, oltre a diverse partnership e campagne benefiche e di sensibilizzazione. Oggi la pallacanestro ci mette la faccia e sono sicuro che il prossimo anno ci saranno altri punti all’ordine del giorno”.
Il Bilancio Sociale 2013 e 2014 – Responsabilita’, Impegno, Community e’ stato realizzato in collaborazione con CSR Sport e ha come punto di riferimento le linee guida del GRI (Global Reporting Initiative), prevedendo una nuova modalita’ di comunicazione con tutti i pubblici di riferimento (tesserati, sponsor, pubblico, web community, ecc.) a testimonianza dello sviluppo dell’organizzazione sportiva in senso ampio (nei rapporti con allenatori, dirigenti, atleti, ma anche genitori e famiglie, impiantistica regolamenti e ricadute operative), ma anche come momento di programmazione per gli interventi futuri.
“E’ un Bilancio Sociale al quadrato -ha sottolineato il prof. Pierluigi Matera, professore di Diritto comparato della Link Campus University- intanto perché è un’occasione di trasparenza e poi perché viene presentato all’Università. Non è marketing, non è un’etichetta, ma un valore in cui si crede, un’occasione per dare degli insegnamenti ai ragazzi”
“La FIP -ha illustrato il segretario generale della FIP Maurizio Bertea- non è un’azienda tradizionale con finalità di business. Abbiamo realizzato il Bilancio Sociale facendo riferimento ad indicatori internazionali, con trasparenza per conoscere noi stessi, per capire con quale approccio realizzare le strategie future”.