Polifonia Mediterranea, Unical e Mediterranea unite dalla musica

Giovedì 18 giugno, chi ha “sbirciato” nei pressi della Cittadella universitaria della Mediterraneaha trovato diverse facce “sconosciute” e un po’ di gente in più del solito: era infatti in visita il coro dell’Università della Calabria di Cosenza per il secondo incontro di un “gemellaggio” che si è rinnovato, in quest’anno accademico, CORO UNICALdopo la visita del nostro coro alla cittadella universitaria cosentina subito prima delle vacanze natalizie.
Entusiasta e pieno di novità l’intervento in apertura del Rettore dell’Università Mediterranea Pasquale Catanoso che, oltre il benvenuto a tutti i presenti, al coro dell’ Università della Calabria e al suo Rettore, ha annunciato che la CRUI (Conferenza Rettori Università italiane- ndr) ha intenzione di dare ancora maggior risalto alle attività culturali in senso ampio (attività musicali e teatrali) all’interno delle comunità accademiche, soprattutto alla formazione dei cori presso gli atenei dove ancora non sono nati, proprio per la lunga tradizione che l’attività corale ha nelle università, ma soprattutto per la valenza culturale e sociale intrinseca del “fare coro” che favorisce la creazione in sé di una comunità accademica a 360°. Il concerto congiunto dei due cori si è tenuto nell’Altelier della Cittadella universitaria: la terrazza sullo Stretto privilegiata della Mediterranea, che ha meravigliato tutti coloro che vi accedevano per la prima volta, strappando parole di elogio anche al Rettore dell’Università della Calabria Gino Crisci che ha sottolineato, nel suo intervento a conclusione del concerto, come questi luoghi – oltre che le reciproche realtà corali – meritino di ospitare e di essere conosciuti al di fuori delle nostre città, magari organizzando raduni a livello nazionale anche dei cori universitari stessi.
Ad aprire il concerto, come nelle occasioni ufficiali, è stato il “Gaudeamus Igitur”, ovvero l’inno universitario, che i due cori hanno cantato insieme sotto la direzione del M° Carmen Cantarella, direttore del Coro del nostro ateneo. La Mediterranea, da padrona di casa, ha lasciato -subito dopo l’esibizione- il palco al coro ospite che, con la direzione dei M° Maria Carmela Ranieri e Carmela Feraco, si è esibito in una selezione di brani tratti dal loro repertorio facendo ascoltare alla platea presente brani di diversa estrazione sia musicale che storica passando dagli spirituals ad alcuni brani della tradizione classica e rinascimentale.
Il coro della Mediterranea, che è ritornato al centro della scena nella seconda parte del concerto, ha proposto al pubblico presente in sala diversi brani spaziando dalla polifonia sacra (un “Ave Maria” e il “Locus Iste”), alla versione polifonica di pezzi di musica leggera come “What a wonderful world” e “Moon River” finendo con l’arrangiamento a 5 voci dispari della “Calabrisella” che tanti successi già aveva riscosso durante la trasferta urbinate. Durante alcuni brani gli spettatori hanno avuto il piacere di ascoltare il pianoforte del Maestro Sergio Puzzanghera, che ha accompagnato il coro della Mediterranea in questa esibizione. Per finire, ancora insieme, a cori uniti diretti dal M° Maria Carmela Ranieri è stato eseguito il “Canticorum Jubilo” tratto dall’oratorio di Handel “Giuda Maccabeo”.
“Polifonia Mediterranea”, c’è da scommetterci, non sarà l’ultimo concerto che i cori dei due atenei calabresi terranno insieme.

Lucia A. Vartolo

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