È di qualche giorno fa la notizia che “almeno” negli Stati Uniti si è registrato un aumento vertiginoso di vendite editoriali rispetto all’anno scorso: il 193% in più. Gli orgogliosi editori statunitensi hanno ricavato ben 263 milioni di dollari. Poi si dà uno sguardo all’Italia e agli italiani e si evince (dati Istat) che solo il 45,1% ha letto dei libri nel 2009. Da 1 a 3 libri il 20,2%; 12 o più libri solo il 6,9%.
Desolante statistica per la patria di Dante, Leopardi, Pirandello e tanti altri! Ma possibile che gli americani, nel giro di un anno, siano diventati un popolo di lettori accaniti? Be’, effettivamente, i libri americani della vendita esponenziale non occupano il minimo spazio, non prendono polvere, non necessitano di conseguenza di librerie.
I libri dalle vendite esponenziali infatti, sono i libri elettronici. Per intenderci, quelli che si leggono al pc, o sull’iPad. Niente più carta stampata, niente più profumo di pagine che ingialliscono con gli anni, nessuna possibilità di sottolineare qualche frase a matita, ecc.
Insomma il mercato dei libri sta cambiando, si sta adeguando ai tempi, ed evidentemente lo fa a ragion veduta, visto che la fruizione è aumentata in modo strabiliante. Senza dubbio ci saranno sempre i “lettori antichi”, quelli che hanno bisogno del contatto fisico con la carta per poterne apprezzare le parole, ma il trend sembra chiaro: lo schermo batte la carta inesorabilmente.
Alla fine va bene anche così. Chissà, magari anche in Italia, non appena la moda prenderà piede, torneremo a essere un popolo di “acculturati”, con molto più spazio in casa.
Maura Mollo