In arrivo nuovi tagli agli enti locali. Una mano dà, l’altra prende

taglio-spese-spending-review1Timori di una manovra correttiva e nuovi tagli agli enti locali: sono queste le due prospettive negative che si affacciano all’orizzonte. La seconda è di gran lunga più realistica della prima, almeno secondo quanto rilevato dalla Cgia di Mestre. La Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato, infatti, ha denunziato l’arrivo di una nuova sforbiciata pari a 1,5 miliardi di euro, causata dalla spending review che, di conseguenza, metterà i sindaci nella condizione di dover rimettere mano ai conti e alla programmazione economica.

I più colpiti

Secondo quanto emerso, inoltre, tra i 108 comuni capoluogo di provincia oggetto di esame, i più colpiti saranno quelli di Cosenza, di Napoli, di Siena e di Firenze, che, rispettivamente, si vedranno sottrarre le ingenti cifre di 54, 51, e 50 euro pro capite. In particolare, rispetto all’anno scorso, Napoli subirà una riduzione delle risorse pari a 50,8 milioni di euro.

Durissima il commento del primo cittadino partenopeo che, attraverso la sua pagina facebook, ha parlato di “vergogna senza fine”.

Il commento di de Magistris

Luigi De Magistris27/01/2014 Firenze, giornata della memoria, nella foto il sindaco Matteo Renzi“Il Governo Renzi ha previsto un ulteriore taglio di 51 milioni di euro che spettavano al Comune di Napoli. Risorse che avremmo utilizzato per i servizi ai cittadini, la manutenzione delle strade, i trasporti pubblici, la manutenzione delle scuole. Taglio che si aggiunge alla ulteriore sforbiciata di 70 milioni alla città metropolitana di Napoli”. “Napoli la città più massacrata – ha continuato l’ex magistrato – nonostante la virtuosità contabile e il rispetto del diritto, a differenza di altre città”. “oltre al danno c’è anche la beffa”, perché Napoli “non ha sforato il Patto di stabilità, non ha indebitamento, ha le tasse più alte per decisione di Governo e Parlamento”. “È evidente – ha concluso de Magistris – la volontà di mettere in emergenza Napoli che sta mutando equilibri consolidati e che soprattutto non si piega al sistema”.

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About the Author: Luigi Iacopino