Reggio Calabria, un arresto per estorsione e porto illegale di armi

Nel quadro dei servizi di controllo del territorio in ambito cittadino disposti dal Questore di Reggio Calabria, Dr.Carmelo Casabona, questa mattina personale della Polizia di Stato in servizio presso l’U.P.G.S.P, diretto dal Vice Questore Aggiunto Dr. Giuseppe Pizzonia, collaborato dal Commissario Capo, Dr.Guuseppe Giliberti, ha dato esecuzione alla misura di custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Cal., dr. Santoro,  a carico di G.S. cl. 78, responsabile del reato di estorsione e porto ingiustificato di un coltello a serramanico di genere vietato. I fatti dai quali scaturisce il provvedimento restrittivo risalgono al maggio scorso allorquando personale dell’Ufficio Volanti interveniva in una via del centro   su sollecitazione di una giovane donna di origine sudamericana, P.L.D.. ,  la quale aveva chiesto l’aiuto della Polizia a seguito delle gravi minacce ricevute dal G. Estremamente squallidi i particolari della vicenda che vede l’uomo brandire il coltello nei confronti della malcapitata al fine di farsi restituire il denaro (100 euro) precedentemente consegnato alla donna a compenso di una prestazione sessuale. Le urla di terrore di P.L.D. avevano peraltro attirato l’attenzione di una sua coinquilina nonché connazionale, M.A.P.,  la quale non aveva esitato a correre  in suo soccorso spruzzando dello spray al peperoncino negli occhi del G, costringendolo a desistere, fino al successivo intervento degli Agenti. Il G. non è peraltro soggetto nuovo ad episodi di tal genere: nel marzo dello scorso anno, infatti, dopo un rapporto sessuale con una donna di origini spagnole, R.V.M,  afferrava la medesima per i capelli trascinandola per la camera da letto, e colpendola ripetutamente con calci e pugni, la costringeva a farsi restituire la somma di 70 euro precedentemente consegnatale. E analoga aggressione  la stessa R.V.M. la subiva solo qualche mese fa: nella circostanza, al rifiuto opposto dalla donna,  il G., dopo aver sfondato una finestra al pianterreno ed  entrato in casa di quella, le si scagliava violentemente contro colpendola con calci e pugni al petto e alla testa.  Insomma, un soggetto realmente pericoloso, seriale negli atteggiamenti violenti nei confronti di giovani prostitute, tanto che l’A.G., in considerazione della reiterazione delle condotte sopra descritte, e della forte componente di aggressività dimostrata, ha disposto la custodia cautelare in carcere per il G. il quale, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la locale Casa circondariale.

Reggio Calabria 23 luglio 2011

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