Il sindaco all’Università della Terza età

Falcomatà università 3 etàUn gruppo di giovani-anziani presso l’Università della Terza Età, ha incontrato il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervistato dalla giornalista Emanuela Martino, in una serata organizzata dal presidente Salvatore Modica e dal preside Franco Cernuto. Dall’operazione trasparenza, passando dalle buche alle pulizie delle strade, dal problema acqua che attanaglia la città fino alle polemiche sollevate sulla questione famiglia naturale, senza tralasciare le tasse elevate e la raccolta differenziata, il sindaco ha risposto in maniera esaustiva ed approfondita all’intervista ricca di contenuti. «Stiamo chiedendo la rimodulazione dei tributi a Roma- ha risposto il sindaco a proposito dei debiti- il piano di riequilibrio è insostenibile, noi non andiamo a Roma con il cappello in mano, abbiamo presentato un dossier di 12 pagine per chiedere l’adeguamento del tasso di interesse, per far sì di non partire con un debito di 12 milioni di euro l’anno, ma da 9 milioni, tutte proposte tecnicamente realizzabili, serve la volontà politica. Stiamo lavorando anche per la riorganizzazione degli uffici ed alla rotazione del personale, nella consapevolezza che le risorse sono poche». «Ad aiutare e risollevare le sorti della città- ha dichiarato Giuseppe Falcomatà, -esiste il Decreto Reggio, legge istituita nell’89, sono misure per realizzare opere pubbliche, infrastrutture, servizi per la nostra città, al momento è bloccato: 64 opere già avviate e che risultano tutte con criticità, lavori non pagati alle ditte, transazioni alle quali il comune non ha adempiuto, opere ferme alla progettazione». A proposito dell’avvio della raccolta differenziata, il sindaco ha dichiarato «siamo molto lontani dagli standard che ci impongono a livello europeo e nazionale, questa amministrazione è partita dalla differenziata perché è l’unica occasione che ha la città per non continuare a pagare queste tasse così elevate di smaltimento di rifiuto indifferenziato. Dobbiamo anche capire che il rifiuto è una risorsa: fare la differenziata vuol dire ricavare e guadagnare». E per quanto riguarda l’annoso problema acqua?, chiede qualcuno dal pubblico. «La Diga del Menta, è a un passo dall’essere conclusa,- ha spiegato il primo cittadino- mancano 300 metri di pozzo per collegare la diga alla città, da anni i lavori sono bloccati, per questo abbiamo chiesto alla Sorical una soluzione alternativa: una piccola deviazione per portare l’acqua nelle case e la luce non dovrebbe essere molto lontana».  È stata occasione per parlare anche dell’XI settimana d’azione contro il razzismo, in programma dal 16 al 22 marzo, le cui manifestazioni in massima parte si svolgeranno ad Arghillà «ciò per far capire che il quartiere non è abbandonato a se stesso ma è presente all’attenzione dell’amministrazione comunale, è proprio lì si è scelto di realizzare un murales con disegni che rappresentano l’integrazione», ha affermato Giuseppe Falcomatà. E sulla famiglia naturale? «Il sindaco deve tutelare la libertà di tutti, il rispetto delle opinioni di tutti e di tutti i cittadini. Colgo l’occasione per rilevare come questo caso abbia interessato tutti anche a livello nazionale, ci aspettiamo lo stesso interesse anche sui problemi della città, è stato montato un caso nazionale, vorremmo la stessa partecipazione anche sui problemi e sulle difficoltà che ogni giorno devono affrontare i cittadini» ha concluso Falcomatà. Il pubblico presente ha partecipato attivamente, ponendo numerose domande alle quali il sindaco ha risposto in maniera esaustiva e chiara, colloquiando volentieri e a lungo con i presenti.

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