A quasi un anno dalla sua uscita, il film di Wes Anderson, Grand Budapest Hotel, resta tra le pellicole preferite dal pubblico. Dopo essersi aggiudicato un bel numero di statuette, Grand Budapest Hotel continua ad affascinare l’audience italiana grazie alla programmazione del grande mondo di Sky.
Oltre il 90% di recensioni positive, ed un feedback incredibile. D’altronde stiamo parlando di un’opera cinematografica che ha davvero qualcosa di speciale, e non si tratta della trama curiosa che attira a sé chiunque inizi a seguire le vicende dei protagonisti (un cast esageratamente DOC), ma si tratta di uno stile narrativo e visionario che viaggia sul piacere di esser visto. Joe Williams, de St. Louis Post-Dispatch, ha definito Grand Budapest Hotel con una semplice immagine: “Dolce buffet”. Niente di più vero, a nostro avviso – e continua Williams – “i cinefili vorranno chiamare la reception per prolungare il loro soggiorno”. Williams non è il primo ad accostare il film di Anderson al mondo dei dolci, forse perché questo è davvero un prodotto, seppur filmico, che invita ad essere gustato, in maniera coinvolgente. Dapprima, lentamente, in un secondo momento in modo sfrenato.
Poi, quando la sazietà comincia a mostrare tutti i pezzi di questa curiosa storia, si inizia ad apprezzarne ogni dettaglio passato. Un piacere che segue il ritmo ipnotico di una colonna sonora da Oscar, e l’interazione di attori di grande versatilità. Ralph Fiennes, Willem Dafoe, Owen Wilson, Edward Norton, Jude Law, Harvey Keitel, Tilda Swinton, Bill Murray, Adrien Brody, Jeff Goldblum, insomma, buona parte di Hollywood. Quella Hollywood di gran prestigio. Indimenticabile Tony Revolori, simpatico e piccoloLobby Boy, ma soprattutto da non tralasciare la presenza dell’italiana Giselda Volodi (Mazzantini).
Ilenia Borgia – Critico cinematografico