Ecco il perché mi ostino sulla fondamentale importanza dell’unione tra la nuova Lega di Salvini ed i moderati che poi costituiscono il patrimonio elettorale di Silvio Berlusconi? Perché in assenza dell’unione di queste due potenze viene meno anche l’opportunità di confrontarsi e tentare di vincere contro il PD di Renzi. È così fondamentale questo obiettivo? È “l’obiettivo” fondamentale, sia in ambito nazionale che regionale, se si vuole rimuovere l’ostacolo principale e cambiare realmente verso. Non ve n’è un altro, elettoralmente parlando, che sia raggiungibile nel breve-medio termine, tutto ciò che è “oltre” si pone per il raggiungimento e la concentrazione delle forze sull’unico obiettivo possibile in questo momento. Chi sono i denigratori di questo congiungimento elettorale tra le due componenti più rilevanti ed importanti dell’opposizione a Renzi? Tutti quegli avanzi del centro e del centro-destra che, mentre Salvini posizionava e metteva le basi dell’attuale Lega, profetizzavano, sulla loro legittimità alla successione politica di Berlusconi.
Il dilemma di questi raccoglitori politici, che vanno dall’eterna imperfetta Italia Unica di Passera, all’insignificante e agonizzante universo ex-finiano, è che, se Berlusconi ha un problema di credibilità, loro lo hanno in egual modo e senza neanche i mezzi ed il background politico-elettorale che Berlusconi può tuttora mettere sulla bilancia, quantunque la sua rispettabile età. Più pericolosi di loro, ma altrettanto ininfluenti che hanno presso gli aventi diritto al voto, sono quei ramoscelli parlamentari interni a Forza Italia che hanno l’incubo della fine di questa legislazione. Sono i malinconici del Patto del Nazareno, sanno che il loro destino è la stessa di quelli che sono rimasti in NCD all’interno del governo. Capiscono bene che ogni loro eventuale futuro politico è incatenato alla strappo immediato con Renzi, ma hanno il terrore che a questo punto ciò non basti a garantirglielo e si stanno producendo in tripli salti mortali per prolungare il più possibile la legislatura, in attesa che la congiuntura finanziaria, incoraggiata dalle manovre della BCE, possa camuffare il loro fallimento completo, unitamente a quello del governo.
Ciò che invece, tutti costoro non capiscono, è che, se anche la loro fronda d’intralcio otterrà risultati nel tentativo di ostacolare e frenare a Forza Italia, o a come si chiamerà, di saldarsi con la nuova Lega per colpire Renzi, ciò che ne conseguirà, ovvero lo sparpagliamento del voto dei moderati, non procederà a loro favore, ma è più facile che agguantino la strada che porterà a Salvini. Sicuramente, comunque procedano le cose, questi interpreti del vecchio centro-destra in eccitazione, non avranno alcun tipo di futuro politico, se non ritornando nelle posizioni (Meloni docet) ed andando a influire, ma senza porre esagerate vincoli, in seno al solo possibile tentativo di porre fine al predominio di Renzi in questo stato che non è certo di sinistra, non lo è mai stato e mai lo sarà..
di PepGiann
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