Locri. Nell’agosto scorso, armato di coltello, tentò di rapinare un supermercato del luogo, venendo messo in fuga dai clienti dopo una concitata colluttazione
Nella mattina, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Locri, a conclusione di un prolungato periodo di serrate ricerche, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto S.S., un 25enne di origine ucraina. Il provvedimento di fermo, emesso dal Dottoressa Rosanna Sgueglia, Pubblico Ministero pressola locale Procura della Repubblica, è il frutto delle indagini svolte dai Carabinieri a seguito del concitato tentativo di una rapina ai danni di un supermercato in pieno centro città, commesso nella tarda mattina del 22 agosto 2014. In sede di denuncia, il gestore dell’attività commerciale ha descritto le fasi dell’aggressione da parte di un giovane che, dopo avervi fatto irruzione con il volto travisato e armato di un grosso coltello da cucina, ha minacciato una commessa per farle aprire la cassa. La scena non è passata inosservata né ai dipendenti, né ai numerosi clienti, tra cui alcuni turisti, che in quel momento si trovavano nella centralissima struttura commerciale a fare la spesa. Così, dopo una breve ma violenta colluttazione, il rapinatore si è dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce, dileguandosi a piedi per le vie limitrofe. Grazie comunque alla collaborazione dei testimoni, che ha permesso di restringere le indagini ad alcuni giovani dell’est Europa gravitanti nella zona e di stilare un primo identikit, e alle successive più approfondite indagini, attraverso le quali sono state acquisiti le fotografie dei sospettati, poi esibite a coloro i quali avevano assistito al tentativo di rapina e confrontate con le immagini della videosorveglianza presente nell’area, hanno consentito di individuare il presunto autore del reato, che però, intanto, si era sottratto alle ricerche dei Carabinieri, riparando nel tormentato Paese d’origine. Ora, però, dopo 7 mesi d’indagini, il cerchio investigativo è stato chiuso. Espletate le formalità di rito, il giovane è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.
comunicato stampa – Carabinieri