Approvato il decreto antiterrorismo

governoAlla fine il primo concreto passo avanti, quello tanto sperato soprattutto a seguito dei drammatici fatti di Parigi, è stato finalmente compiuto. Il Consiglio dei Ministri ha, infatti, approvato il decreto antiterrorismo, per effetto del quale è stato deciso che, per l’immediato futuro, si configurerà reato non solo a carico dei reclutatori ma anche a carico di chi si reca a combattere all’estero. È prevista inoltre, l’elaborazione di una “lista nera” contenente l’indicazione dei siti utilizzati per fare propaganda e proselitismo. Previsione, importante, questa ove si consideri che proprio il web rappresenta oggi il luogo – seppur virtuale – dove i terroristi di matrice religiosa islamica costruiscono la loro rete di contatti e di reclutamento.In questo contesto sarà importante l’attività svolta dalla cosiddetta Procura nazionale antiterrorismo che si appoggerà alla Procura antimafia. Non si tratterà, pertanto, di una nuova entità, ma di una soluzione per avere soltanto “una struttura coordinata a livello centrale”, applicando quindi nei confronti dei sospettati di terrorismo lo stesso sistema di regole che si usano per i sospettati per mafia. Le novità, tuttavia, non finiscono qua. Verranno rafforzati anche i servizi di intelligence e la sicurezza interna, passando da 3 mila militari che operano sul territorio nazionale, soprattutto nell’ambito dell’operazione “strade sicure”, a 4800. 1800 verranno impiegati per presidiare i luoghi maggiormente a rischio. alfano-largeÈ previsto, inoltre, il rafforzamento dei poteri dei prefetti, dall’espulsione al ritiro del passaporto e di documenti validi per espatrio. “Una vita serena e libera dalla paura, rendere l’Italia un posto sicuro nel quale vivere – chiarisce il Ministro dell’Interno Alfano in conferenza stampa – è lo scopo e l’obiettivo di questo decreto”.

banner

Recommended For You

About the Author: Luigi Iacopino