Il Sindaco Falcomatà sospenda il nuovo diluvio di bollette e chiuda la REGES

PCIIl vergognoso diluvio cartaceo rappresentato dall’invio, da parte della REGES, di migliaia di nuove bollette e ingiunzioni di pagamento non si arresta minimamente e, anzi, senza alcun minimo senso del pudore, prosegue nonostante i recenti tentativi del Sindaco Falcomatà finalizzati alla modifica di questa selvaggia pratica che sta letteralmente mettendo in ginocchio tutte, nessuna esclusa, le famiglie reggine. La condotta della REGES sta provocando un clima di indignazione e pesante allarme sociale che rischia di coinvolgere la città e, se non vi saranno le giuste correzioni, la stessa nuova amministrazione comunale. Gli uffici della REGES sono quotidianamente presi d’assalto dagli incolpevoli contribuenti reggini che non riescono a capacitarsi rispetto alle innumerevoli e ingiustificate ingiunzioni di pagamento che stanno ricevendo. Nonostante l’umana sopportazione sia stata abbondantemente oltrepassata, la REGES riesce a superare anche la più perfida fantasia e continua imperterrita a “sfregiare” i reggini con bollette di ogni tipo. Negli ultimi giorni, infatti, a migliaia di famiglie reggine vengono recapitati bollettini da pagare per il servizio idrico relativamente, udite udite, a sedicenti “accertamenti d’ufficio” sugli ultimi cinque anni (andare più indietro nel tempo sarebbe giuridicamente impossibile) nei quali si intima il tassativo pagamento, entro trenta giorni e senza alcuna possibilità di contestazione, di centinaia o, in molti casi, di migliaia di euro per, altrettanto sedicenti, “recuperi su contatori guasti o illeggibili”. Ricordiamo che il servizio idrico nella nostra città non è oggettivamente degno di tal nome tra acqua salata, non potabile e intermittente. La creatività della REGES, pertanto, supera la più cinica immaginazione poiché la vicenda in questione non riguarda un’attività di recupero di somme nei confronti di contribuenti morosi o evasori, ma si tratta, incredibilmente, di un nuovo pesantissimo, iniquo e ingiustificato balzello che colpisce chi è assolutamente in piena e perfetta regola con i pagamenti pregressi. Dopo cinque anni si dovrebbero pagare nuove somme; insomma, una vergognosa e infinita follia! Le tasse comunali vengono considerate alla stregua di un bizzarro gioco dell’oca nel quale, dopo avere pagata e strapagato, fra l’altro, per servizi del tutto inesistenti, si torna al punto di partenza e si dovrebbero ripagare in maniera retroattiva somme spropositate. La situazione è drammatica: questa ulteriore sortita evidenzia l’assoluta emergenza rappresentata dalla società mista REGES che, come avevamo già affermato in campagna elettorale, deve essere rapidamente chiusa come tutte le altre società miste. In tal senso, chiediamo al Sindaco Giuseppe Falcomatà di sospendere gli effetti di questo nuovo fiume di bollette inviate ai reggini e di porre in essere le iniziative formali che, salvaguardando i lavoratori, portino alla liquidazione della REGES che, bisogna ricordarlo, incassi aggi e commissioni stratosferiche sulla pelle e le tasche dei tartassati reggini. Su questa vicenda non ci fermeremo minimamente. In tal senso, auspichiamo un’azione forte e inequivocabile del sindaco Falcomatà il quale non può assolutamente permettere la prosecuzione di questo indecente stillicidio quotidiano subito dagli inermi cittadini.

Reggio Calabria, lì 20 gennaio 2015

IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PCdI DI REGGIO CALABRIA

Ivan Tripodi

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano

Il Quotidiano d’Approfondimento on line Il Metropolitano.it nato nell’Ottobre del 2010 a Reggio Calabria, città in cui ha la propria sede, dal progetto di un gruppo di amici che vogliono creare una nuova realtà di informazione