“L’atto di ruolo unico, approvato dal Consiglio Regionale su indicazione del Presidente Oliverio, ha già, nei fatti, svuotato la città dell’autonomia funzionale dell’istituzione. Dunque, anche se la sede del consiglio resterà a Reggio, di fatto l’autonomia è già stata “uccisa”. Ogni atto e ogni decisione saranno sottoposti alla volontà della giunta. Anche il bilancio del consiglio, che era nell’autonomia dell’assemblea, in base alle modifiche che verranno apportate, sarà sottoposto alla volontà della Giunta; anche le somme destinate al funzionamento del Consiglio svaniranno e saranno unificate, prendendo la strada di Catanzaro. L’asse tra il capoluogo e Cosenza, che per quaranta anni ha isolato Reggio ed i reggini, riprende forza e sostanza, nel silenzio più assoluto di coloro i quali si sono affrettati, in maniera faziosa, a tranquillizzare con false notizie la nostra cittadinanza. Questo svuotamento del consiglio, nei fatti, ricadrà negativamente anche sull’economia dell’indotto cittadino, passando tutti gli appalti per interventi di medio e piccolo raggio sulla città di Catanzaro, per non parlare del futuro dei dipendenti che, nei fatti, saranno dipendenti della Giunta e dunque di palazzo Alemanni. Ecco la realtà perché le chiacchiere le lasciamo ad altri. Non è possibile abbassare la guardia e permettere questo scippo, morale prima che istituzionale, che avviene alla luce del sole, in un silenzio assordante, ai danni di una città che per troppo tempo è rimasta ai margini del regionalismo e che non può essere insultata ulteriormente. Oggi si corre il serio pericolo che si consumi una nuova frattura tra Reggio e il resto della Calabria e potrebbe riaprirsi una storica ferita che, invece, nella scorsa legislatura si era rimarginata. Sono particolarmente deluso, inoltre, dai consiglieri regionali reggini in seno alla maggioranza, perché hanno avallato un provvedimento aberrante, alcuni con l’aggravante di portare cognomi pesanti e, quindi, ben coscienti di quanto accaduto nel 1970. A proposito di cognomi pesanti, il Sindaco Falcomatà intende fare qualcosa o abbasserà la testa per non andare contro il Governatore Oliverio, in attesa di battere cassa a livello politico? Vogliamo chiarezza e, soprattutto, non intendiamo subire più umiliazioni ne’ resteremo in silenzio dinanzi a simili tentativi di furto ai danni di Reggio Calabria”.
Daniele ROMEO
Reggio Futura