Insostenibile, insopportabile, ingombrante. La presenza dei rifiuti a Reggio ha raggiunto il livello critico. I cittadini continuano a condividere sui social le foto dei tanti cumuli di immondizia, l’unico modo diretto, visibile e istantaneo per denunciare una situazione che vede l’intera città in ginocchio già da parecchio tempo. La speranza di risolvere il problema celermente, una volta “mandati a casa” i Commissari, si è sbiadita col tempo, mentre cresce l’ esigenza del cittadino che attende le prime azioni da parte del nuovo sindaco Giuseppe Falcomatà. Quest’ultimo sa bene che il problema è atavico nella nostra regione e che le cause sono da additare alla mancaza di adeguate discariche e all’inesistenza di una politica concreta verso la conversione del rifiuto. Se la Calabria in 60 anni ha fatto ben poco in questa direzione la colpa non era di certo dell’ultimo governo (Scopelliti) durato tra l’altro molto poco, forse adesso appare più chiaro a tutti che ci sono interessi “particolari” difficili da sdradicare nel settore dello smaltimento. Mentre l’iter burocratico si fa sempre più lento, a rendere l’attesa sempre più sofferta è la continua presenza di roghi di spazzatura. Nelle zone in cui i rifiuti sono stati rimossi, come segnalatoci dai nostri lettori, non vi è seguita un’accurata disinfestazione. Le buste di spazzatura non ci sono più, ma al loro posto restano i residui dei cibi in decomposizione e delle sostanze maleodoranti penetrate nel terreno oltre il proliferare di mosche,moscerini e zanzare che infestano le abitazioni. Nelle zone dove ancora non vi è stato l’intervento dei servizi appositi, l’indignazione lascia il posto alla satira.(come da foto).