Ambiente. Aperti a Roma stati generali aree protette italiane

(DIRE) Roma, 17 Dic. – Hanno preso il via a Roma gli ‘Stati Generali delle Aree protette italiane’, che si chiudono domani alla Biblioteca Nazionale. Organizzati dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con Federparchi-Europarc Italia, la due giorni vede la presenza, insieme al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, e al sottosegretario Claudio Barbaro, di organizzazioni ambientaliste, enti parco, enti locali, operatori turistici, mondo della ricerca e delle università, corpi militari, rappresentanti governativi e politici. L’evento è organizzato a distanza di dieci anni dall’ultima volta. “Gli Stati Generali- ha affermato il ministro Pichetto- rappresentano un momento importante di riflessione e pianificazione per il futuro delle aree protette italiane, nell’ottica di contemperare le necessarie esigenze di tutela ambientale con quelle di uno sviluppo economico sostenibile.

“Saranno due giorni di confronto approfondito con i principali stakeholder del settore- ha aggiunto l’esponente del governo- con l’obiettivo condiviso di modernizzare le politiche in materia, al fine di custodire e valorizzare al meglio il nostro straordinario patrimonio naturale”. In Italia si contano circa 1049 aree protette così costituite: 24 parchi nazionali, 30 aree marine protette (il santuario Pelagos e 2 parchi sommersi), 149 riserve naturali statali, 149 parchi regionali, 450 riserve regionali e 5 parchi geominerari. A questi vanno aggiunte altre aree protette nazionali e regionali, i siti Natura 2000, i siti Ramsar, le riserve Mab Unesco e le zone Zsc. “L’Italia- ha spiegato il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, con delega anche alle Aree protette, Claudio Barbaro- è uno dei primi Paesi al mondo per biodiversità, con un alto numero di aree protette, che non sono mai state messe a sistema: per farlo occorre ripensare alla legge 394 in maniera altrettanto sistemica”.

“Gli Stati Generali- ha concluso- saranno l’occasione per raccogliere suggerimenti, criticità, proposte e necessità di chi gestisce le aree protette, per poi immaginare insieme un sistema. In questi due anni di governo mi sono interfacciato con diversi operatori delle aree protette e se c’è una cosa su cui siamo tutti d’accordo è che la Legge Quadro sulle Aree Protette, la 394, va emendata. L’obiettivo per il 2025 non è solo quello di un mero rinnovo e aggiornamento, ma di passare da un sistema di gestione atomizzato, frammentato e diviso, a un sistema di rete”. Queste le tappe degli Stati generali delle Aree protette italiane nella storia: I Conferenza Nazionale Aree Protette, Roma, 25-28 settembre 1997; II Conferenza Nazionale Aree Protette, Torino, 11-13 ottobre 2002; verso la III Conferenza Nazionale Aree Protette (attività in preparazione), 2007; Stati Generali delle Aree Protette Italiane, Fabriano, 4-5 dicembre 2014. (Fde/Dire) 09:10 17-12-24

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