Le autorità italiane hanno interrotto un’operazione sofisticata che esportava illegalmente preziosi reperti archeologici di proprietà dello Stato italiano.
Il gruppo criminale ha collaborato con esperti ladri e tombaroli per dissotterrare numerosi oggetti. Dopo un’indagine complessa durata diversi anni, le autorità italiane, supportate da Eurojust, hanno smantellato l’organizzazione e arrestato quattro sospettati
Il gruppo criminale aveva come obiettivo principalmente manufatti pugliesi ed etruschi, che venivano rubati da siti archeologici dell’Italia centrale e meridionale. Una volta recuperati gli oggetti, i ladri di tombe avrebbero iniziato un’operazione sofisticata.
Il valore degli oggetti è stato determinato e sono stati preparati documenti falsi per dimostrare l’apparente origine legale dei beni. Veicoli appositamente attrezzati e corrieri professionisti avrebbero quindi trasportato gli oggetti. La vendita degli oggetti è stata organizzata tramite una finta casa d’aste in Belgio. L’operazione del gruppo criminale ha avuto molto successo, generando enormi profitti illeciti.
Allo stesso tempo, hanno causato danni significativi al patrimonio culturale italiano vendendo prove storiche che ora sono irrecuperabili. Per nascondere le loro attività, il gruppo criminale ha utilizzato un linguaggio segreto per comunicare e ha operato sotto diverse false identità.
Le indagini sul gruppo criminale sono iniziate nel 2020. A causa della posizione degli oggetti in tutta Europa e della finta casa d’aste in Belgio, è stata avviata una cooperazione internazionale presso Eurojust.
Gli ordini di indagine europei sono stati eseguiti in Austria, Belgio, Germania e Spagna con il supporto di Eurojust. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di importanti oggetti archeologici acquistati tramite la finta casa d’aste.
Gli oggetti recuperati includono vasi di ceramica decorati, oltre 200 monete d’argento e bronzo di epoche diverse e anelli e pendenti in bronzo. Tra gli oggetti ritrovati, spiccano un sarcofago in marmo del periodo imperiale romano scoperto in Belgio e 15 sculture etrusche scoperte in Spagna.
Nel corso di un’operazione svoltasi nelle prime ore del 4 dicembre, le autorità italiane hanno arrestato quattro sospettati di aver ricevuto ed esportato illegalmente oggetti archeologici e numismatici.
Nel caso sono state coinvolte le seguenti autorità:
- Italia : Procura della Repubblica di Bari; Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – Nucleo TPC di Bari
- Austria : Procura della Repubblica di Vienna
- Belgio : Procura della Repubblica di Anversa; Giudice istruttore del Tribunale di primo grado di Bruxelles; Polizia giudiziaria federale di Bruxelles e Anversa
- Germania : Procura della Repubblica di Monaco di Baviera; Polizia criminale dello Stato bavarese
- Spagna : Juzgado de Instruccion di Valencia e Granada; Pubblico Ministero specializzato della Cooperazione Internazionale; Gruppo di Patrimonio, UCO, Guardia Civil
comunicato stampa: https://www.eurojust.europa.eu/news/four-suspects-arrested-illegally-exporting-archaeological-treasures