Riyadh, A margine della COP16 sulla Desertificazione (UNCCD) di Riyadh, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e l’UNCCD hanno lanciato il progetto “Sahelian Landscape: A Landscape of Opportunities”, follow up del Progetto “Creating Lands of Opportunity: Trnasforming Livelihhods Through Landscape Restoration in the Sahel”, che si è appena concluso con successo lo scorso novembre.
La nuova iniziativa, interamente finanziata dal MASE con un contributo di € 11 milioni a UNCCD e affidata ancora all’International Union for Conservation of Nature (IUCN) per l’implementazione, mira a rafforzare e ad allargare i risultati ottenuti con la prima fase in Burkina Faso, Niger e Ghana, includendo ora anche due nuovi Paesi target della delicata regione africana: Benin e Senegal.
Si interviene dunque su un’area dell’Africa Occidentale tra le più colpite dal cambiamento climatico e dalla desertificazione, coi loro pesantissimi impatti sulle comunità locali, in termini di sicurezza, pace, salute, reddito e qualità della vita. Gli obiettivi del nuovo progetto sono il recupero di terre degradante e la lotta alla desertificazione, il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali e la promozione di opportunità economiche – in particolare per donne e giovani – legate alla gestione sostenibile del suolo con la creazione di posti di lavoro verdi nelle aree target e il supporto a individui impegnati nelle attività di riforestazione e afforestazione.
Annunciando l’iniziativa, l’Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico del Governo italiano, Francesco Corvaro, ha sottolineato “l’importanza dell’impegno a fianco delle comunità locali, con un progetto che nasce dall’ascolto dei bisogni e delle esperienze delle popolazioni coinvolte e valorizza i risultati già ottenuti negli anni per creare opportunità di sviluppo sostenibile, adattamento al cambiamento climatico e reddito diffuso”.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’Italia, dell’UNCCD, dell’IUCN, e dei Focal Point nazionali dei Paesi coinvolti nel nuovo progetto, che hanno ringraziato il MASE per il mantenimento del proprio impegno nella regione del Sahel nonostante le difficoltà degli ultimi anni, sottolineando come la stabilità del partenariato che promuove il progetto consenta di consolidare le azioni già svolte trasformandole in un impatto duraturo e trasformativo.