(DIRE) Roma, 3 Dic. – “Senza il nucleare, il Paese rischia di perdere la sua competitività industriale e di peggiorare la sua autonomia energetica”. Stefano Monti, presidente dell’Associazione italiana nucleare- AIN, lo dice al Teatro Eliseo di ROma dove è in corso la giornata annuale dell’associazione intitolata ‘L’industria italiana e le opportunità del nuovo nucleare’. All’evento si sono riuniti istituzioni, stakeholder, esperti internazionali e rappresentanti delle industrie energetiche per discutere le sfide e le opportunità del nucleare nel rilancio del sistema energetico italiano.
“Secondo i dati del London Stock Exchange Group, in Italia il prezzo medio all’ingrosso dell’energia elettrica nel 2023 è stato pari a 127 euro per megawattora, ovvero il 30% in più della Germania e della Francia e il 50% in più della Spagna. In USA questi prezzi sono addirittura da 2 a 3 volte inferiori. Questa situazione non solo danneggia le famiglie, ma minaccia oltre 3.000 aziende energivore italiane, attive in settori strategici come siderurgia, chimica, ceramica, vetro e produzione di cemento. La transizione verde è un obiettivo imprescindibile”, sottolinea Monti “ma non può essere affidata solo alle rinnovabili.
Serve una strategia che integri nucleare e rinnovabili, con un approccio pragmatico e tecnologicamente neutrale. E’ giunto il momento di rimuovere le ambiguità residue e avviare in tempi brevi un programma che coniughi la ricerca e sviluppo con la realizzazione di impianti nucleari di ultima generazione per la produzione di energia, in tempi congruenti con le necessità del Paese. E’ necessario inviare un messaggio chiaro alle nuove generazioni, sempre più favorevoli al nucleare, delle quali c’è un assoluto bisogno per potenziare i vari settori”.(SEGUE) (Ran/Dire) 12:17 03-12-24