Un’operazione a livello di UE, guidata dalla Germania, ha portato allo smantellamento di una vasta rete criminale coinvolta nel traffico di migranti, nel traffico di armi e nella frode documentale lungo la cosiddetta rotta balcanica. L’indagine è stata condotta nell’ambito di una task force operativa di Europol, composta da autorità di Austria, Bosnia ed Erzegovina, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Serbia, Regno Unito e altri paesi europei. Oltre 450 ufficiali sono stati dispiegati sul campo durante la giornata di azione. Due esperti del Centro europeo per il traffico di migranti di Europol hanno supportato l’operazione sul campo in Germania. Una squadra investigativa congiunta, istituita da Eurojust, ha facilitato la cooperazione giudiziaria tra i paesi.
La giornata d’azione del 20 novembre ha portato a:
- 25 arresti in totale (6 in Austria, 3 in Bosnia ed Erzegovina, 4 in Germania, 5 in Polonia, 6 in Serbia, 1 nel Regno Unito);
- 3 obiettivi di alto valore tra gli arrestati. Uno di loro, un cittadino iracheno, sospettato di essere il capo di una rete di contrabbando collegata, è stato arrestato nel Regno Unito a seguito di un mandato di arresto europeo emesso dalla Polonia.
- Sono state effettuate 31 ricerche (7 in Austria, 3 in Bosnia ed Erzegovina, 8 in Germania, 1 nei Paesi Bassi (Eindhoven), 5 in Polonia, 5 in Serbia, 1 nel Regno Unito);
- I sequestri riguardano: veicoli, apparecchiature elettroniche e denaro contante.
Violenza e morti lungo il confine dell’UE
L’indagine ha preso di mira un gruppo criminale organizzato che sarebbe attivo dal 2021. La rete criminale, diffusa in 20 paesi, ha subappaltato a gruppi criminali locali la fornitura di servizi quali trasporto e alloggio per le loro operazioni di traffico di migranti. Composta principalmente da cittadini siriani, la rete criminale ha facilitato gli spostamenti dei migranti dal loro paese di origine all’UE attraverso la cosiddetta rotta balcanica e la rotta dell’Europa orientale. Le destinazioni finali dei migranti irregolari, principalmente siriani, erano prevalentemente Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. La rete criminale era particolarmente violenta nei confronti dei migranti di cui si prendeva cura, ed era altrettanto violenta nel difendere la sua quota di mercato criminale da altri attori criminali attivi lungo le rotte del traffico. Un viaggio orchestrato dalla rete ha portato alla morte di due migranti siriane in Lettonia. Questa rete criminale altamente sofisticata e pericolosa è coinvolta anche in altre attività criminali come il riciclaggio di denaro e i crimini violenti.
Oltre 3,4 milioni di euro di profitti illeciti
La rete criminale addebitava tra 4.500 e 12.000 euro, a seconda del servizio di contrabbando e della rotta. Sia i migranti che i trafficanti si servivano di un operatore hawala in Turchia per i trasferimenti di denaro. Questo ufficio hawala principale collaborava con altri hawaladar e uffici in tutta Europa. Lo scambio internazionale di informazioni operative ha collegato il contrabbando nel 2024 di 750 migranti a questa rete criminale. Queste attività criminali erano collegate a 120 indagini. Tuttavia, ulteriori informazioni da altre indagini indicano che questa rete potrebbe aver introdotto clandestinamente fino a 2.200 migranti nella sola Germania durante il periodo in cui ha operato. In totale, gli investigatori stimano che i trafficanti abbiano guadagnato oltre 3,4 milioni di euro di profitti illeciti.
Task force dedicata all’Europol
Nell’aprile 2024, Europol ha istituito una task force operativa in collaborazione con Austria, Bosnia ed Erzegovina, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Serbia, Regno Unito e altri paesi europei. Le informazioni scambiate all’interno di questa task force, facilitate da Europol, hanno rivelato le operazioni dinamiche della rete criminale indagata. Gli esperti di Europol hanno analizzato queste informazioni e lo scambio internazionale ha contribuito a chiarire la struttura delle attività criminali e a identificare gli attori coinvolti nel contrabbando e nelle attività finanziarie collegate alla rete.
Nel 2023, le autorità tedesche hanno chiesto a Eurojust di consentire i contatti con tutti gli altri paesi coinvolti e di assistere nella creazione di un Joint Investigation Team, tra Germania, Polonia, Bosnia ed Erzegovina e Serbia, con l’Austria come partner operativo. L’Agenzia ha inoltre organizzato un centro di coordinamento presso la sua sede per supportare la giornata di azione e i contatti diretti tra tutte le autorità sul campo.
comunicato stampa – fonte: https://www.europol.europa.eu/media-press/newsroom/news/25-arrests-in-eu-wide-operation-against-syrian-migrant-smuggling-network?mtm_campaign=newsletter