DIRE) Roma, 18 Nov. – I lavoratori in somministrazione con contratto a tempo indeterminato a giugno 2024 registrano un nuovo picco storico superando quota 147mila unità, per un +4% sullo stesso mese dell’anno precedente; diminuiscono, invece, i contratti a tempo determinato (-6,8%). I lavoratori tramite Agenzia complessivamente sfiorano pertanto il mezzo milione di persone (499mila), con un calo complessivo del 3,8% sul mese di giugno del 2023.
È quanto emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio Datalab di Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro che aggrega e rappresenta oltre l’85% del settore. In linea risultano le evidenze sul piano semestrale. Il confronto tra gennaio – giugno del 2024 e lo stesso periodo dello scorso anno, infatti, fa registrare un aumento dell’occupazione a tempo indeterminato del 4,5%.
La diminuzione del numero di occupati tramite Agenzia con un contratto a termine (-6%) nello stesso periodo determina una riduzione dei lavoratori in somministrazione complessivamente impiegati, con una media mensile che si attesta sulle 479mila unità, segnando un -3% sul primo semestre del 2023. Più modesto il calo delle ore complessivamente lavorate: -1,2%, il che implica che ciascun lavoratore è stato impiegato per un tempo maggiore.
Cresce, invece, la retribuzione media (+1,9%) con una paga oraria media che raggiunge quota 13,2 euro (contro i 12,8 euro medi per ora del periodo gennaio-giugno 2023). Questo dato conferma la tendenza dell’occupazione in somministrazione verso un maggiore utilizzo di profili e professionalità più qualificate con livelli retributivi medi più elevati. Bene anche i giovani: le Agenzie risultano ancora una volta la porta d’ingresso privilegiata per l’accesso al mercato del lavoro.
Infatti, più di un occupato su due in somministrazione ha meno di 35 anni (52,8%), mentre considerando l’intero mercato del lavoro lo stesso indicatore si ferma al 23,2%. In lieve aumento la presenza della quota femminile che supera il 41%. La somministrazione anche nel primo semestre 2024 si conferma un’ottima soluzione per le imprese di tutti i settori, con una prevalenza di occupati nel settore dell’Informatica e dei Servizi alle imprese (14,5%), nella Pubblica Amministrazione, Istruzione e Sanità (9,3%), nell’Industria dei metalli (8,8%), nel Commercio al dettaglio (8,7%) e nell’Industria alimentare (5,5%).
Circa il 5,4% dei lavoratori in somministrazione è impiegato poi nell’Industria meccanica, seguita dai Trasporti (5,1%) e dal settore degli Alberghi e ristoranti (4,9%). Il settore della somministrazione guarda inoltre da sempre all’inclusione dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro italiano. Gli stranieri che lavorano tramite Agenzia, ovvero con tutti i diritti, tutte le tutele e la retribuzione tipica del lavoro dipendente, nel primo semestre 2024 rappresentano il 31,3% del totale (contro il 30,5% del primo semestre 2023). (Com/Red/ Dire) 05:10 18-11-24