Otto sospettati sono stati arrestati durante un’operazione supportata da Eurojust contro un giro di tratta di esseri umani in Ungheria e Romania. I criminali hanno reclutato persone dalla Romania e le hanno costrette a lavorare in pessime condizioni e senza libertà di movimento in una fabbrica di carta in Ungheria
La rete ha iniziato le sue attività illegali nel 2013. I suoi obiettivi sono stati reclutati dalla Romania per lavorare in una cartiera in Ungheria. È stato promesso loro un lavoro con giornate lavorative di otto ore per cinque o sei giorni alla settimana, uno stipendio pagato in fiorini ungheresi e vitto e alloggio.
Dopo l’arrivo in Ungheria, le condizioni di lavoro effettive erano molto peggiori di quanto promesso. I documenti delle vittime sono stati confiscati, privandole della loro libertà di movimento. I criminali hanno messo le vittime sotto costante sorveglianza, hanno portato via i loro telefoni e hanno trattenuto i loro stipendi. Il lavoro nella cartiera è stato svolto in pessime condizioni in un luogo isolato, con le vittime che lavoravano tra le 12 e le 24 ore al giorno. Molte delle vittime sono state anche costrette a svolgere lavori domestici nelle proprietà dei criminali a Budapest. Cercare aiuto o tornare in Romania è stato reso loro impossibile.
Le vittime venivano reclutate principalmente dal sistema di affidamento, in particolare persone senza alcun sostegno familiare e con risorse finanziarie limitate. Questa mancanza di sostegno riduceva la probabilità che i familiari potessero influenzarle ad abbandonare il loro lavoro in Ungheria. I criminali approfittavano della difficile situazione delle loro vittime per convincerle a lavorare nella cartiera, usandole solo per realizzare significativi profitti illeciti per se stessi.
Le autorità ungheresi e rumene hanno avviato indagini per smantellare l’operazione di traffico. A causa della portata internazionale dell’operazione, è stata istituita una squadra investigativa congiunta (JIT) presso Eurojust. La JIT ha consentito alle autorità di condividere informazioni e di svolgere operazioni congiunte contro la rete.
Il 12 novembre è stata condotta un’operazione per smantellare la rete criminale da parte delle autorità ungheresi e rumene, coordinata da Eurojust. Le autorità hanno collaborato in Ungheria per identificare 20 possibili vittime della tratta di esseri umani e sequestrare oltre 100.000 euro, gioielli, auto, documenti, pistole e altre prove. Sono stati arrestati otto sospettati, tutti membri della rete di tratta di esseri umani, e diverse proprietà sono state poste sotto sequestro.
Le seguenti autorità sono state coinvolte nelle azioni:
- Ungheria : Procura generale della capitale a Budapest; Ufficio nazionale investigativo, Dipartimento per la criminalità transnazionale, Unità per la tratta di esseri umani
- Romania : Procura presso l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, Direzione per le indagini sulla criminalità organizzata e il terrorismo – Ufficio territoriale di Covasna; Polizia rumena – Brigata per la criminalità organizzata di Brașov; Ispettorato di polizia della contea di Covasna; Ispettorato della gendarmeria della contea di Covasna
c.s. – fonte: https://www.eurojust.europa.eu/news/criminals-recruiting-and-exploiting-workers-arrested