L’ingresso ufficiale alla struttura dell’ex Ciapi di Catona da parte degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Radice-Alighieri”, già preannunciato qualche giorno fa con un sopralluogo del Sindaco Falcomatà, è finalmente divenuto realtà. Il 14 di novembre, dunque, il Comune di Reggio consegna di fatto questa sede alla scuola di Catona mettendo un punto al disagio vissuto, da bambini e famiglie, in questi primi mesi dell’anno scolastico. La sede della “Radici-Alighieri”, come altre strutture cittadine, era comparsa nell’elenco di quelle che necessitano adeguamenti rispetto alla messa in sicurezza statica e sismica. Con la proposta di delibera n° 252 del 24/10/2024 – approvata nella seduta di Giunta del 12 novembre – l’Amministrazione ha ratificato formalmente l’acquisizione dell’utilizzo della struttura quale atto consequenziale alla delibera di concessione della Regione Calabria; delibera alla quale seguirà la stipula del contratto di comodato d’uso.
L’Assessore comunale, con delega all’Istruzione, Anna Briante dichiara:
“È stata una felice conclusione; una soluzione po’ travagliata perché quando ad agosto è stata individuata questa possibilità c’era un Istituto di Formazione che occupava questa sede senza titolo effettivo, in quanto scaduto da anni, e quindi la Regione ha approfittato di questa circostanza per invitarli a lasciare l’immobile a favore di un istituto scolastico cittadino per il quale sarebbe stato messo a rischio l’inizio dell’anno scolastico.”
“C’è stata qualche resistenza sul liberare la sede individuata -continua la Briante– pertanto, infatti, l’anno scolastico è partito con i doppi turni nella sede della scuola primaria di Catona; con disagi oggettivi sia per i bambini che per le famiglie in termini logistici ed organizzativi. Oggi la soluzione del problema ci consentirà anche di programmare gli interventi necessari per sistemare, non solo a Catona, gli edifici scolastici inibiti all’uso per la loro vulnerabilità sismica e statica; apriamo dunque una nuova pagina di un 2024 che vedrà, a breve, ricorrenze importanti come il centenario del Principe di Piemonte nonché quello del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci. Stiamo già mettendo le basi per il prossimo futuro; programmando un tavolo intersettoriale, la costruzione di nuovi edifici scolastici e la messa in sicurezza di quelli che sono stati inibiti.”
Il lavoro del Settore Istruzione si è sviluppato in stretta sinergia con il Settore Manutenzione Edilizia Scolastica con l’espresso obiettivo di restituire alla città edifici sicuri ed accoglienti.
Tutto ciò in linea con le nuove normative ma anche con la nuova mission della scuola che è quella di una scuola che si apre al territorio facilitando anche l’aggregazione all’interno dei suoi locali tra gli studenti stessi; creando momenti di convivialità, approfondimento, riflessione. Una scuola che vive oltre l’orario e diventa quindi un contenitore di prossimità culturale per i territori stessi.
“Un ringraziamento particolare va al responsabile del settore edilizia scolastica Giuseppe Chirico –chiude l’assessore Briante– che ha coordinato le varie squadre di Castore specializzate nei vari settori di intervento. Altro dovuto ringraziamento va ai collaboratori scolastici che hanno svolto un’attività encomiabile senza limiti di giornate o di ore e, chiaramente, ai genitori dei ragazzi che hanno subito questi disagi e seguito la vicenda passo passo”.
Tempi e condizioni di utilizzo della struttura ex Ciapi
La Dirigente del Settore Istruzione, Daniela Gerolama Roschetti, fornisce i dettagli degli aspetti amministrativi dell’accordo con la Regione.
“La concessione è fino al 31 agosto del 2025; perché su quest’immobile comunque c’era un’altra progettualità della Regione stessa quindi l’utilizzo ha un orizzonte temporale preciso. Rimane a carico del Comune la manutenzione ordinaria: sia dell’immobile che delle aree pertinenziali. Inoltre c’è l’obbligo di metterlo in sicurezza e renderlo fruibile per la fruizione serena dei bambini; perché all’atto del sopralluogo è nata l’esigenza di alcuni interventi di manutenzione straordinaria che andavano posti in essere prima di autorizzarne l’utilizzo effettivo. Ecco perché l’immobile ci è stato consegnato dalla Regione – tramite apposita delibera– prima ancora della stipula del contratto di comodato per consentire al Comune e di porre in essere le attività preliminari”.
“La delibera di Giunta Comunale – prosegue la Roschetti – risulta essere, tecnicamente, l’acquisizione; la delibera di giunta regionale ha deciso di concedere e noi abbiamo deciso di acquisire. Si demanda invece alle figure preposte –sia loro che nostre- la firma del contratto di comodato. Contratto non ancora sottoscritto perché la Regione ha richiesto alcuni documenti che dovranno essere esibiti al momento della stipula, tra cui le polizze assicurative nonché una relazione sullo stato dei luoghi da parte della nostra area tecnica ed una relazione che dichiari che quei locali sono usufruibili”.
comunicato stampa