(DIRE) Roma, 14 Nov. – Garantire spazi di circolazione più sicuri e adottare un approccio integrato alla mobilità che combini tecnologia, progettazione stradale e responsabilità individuale con l’obiettivo finale di avere una strada autoesplicativa, in grado di ridurre al minimo il rischio di incidenti, promuovendo un comportamento responsabile tra tutti gli utenti della strada.
In sintesi: è con l’interazione tra tecnologie avanzate e infrastrutture intelligenti, in grado di salvare la vita alle persone, che si può migliorare la sicurezza stradale del futuro. È quanto mette in evidenza il Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale 2024, intitolato ‘Spazi di circolazione per le persone’, presentato in Senato. In particolare l’analisi evidenzia l’importanza di progettare spazi stradali sicuri, sia nelle aree urbane sia nella viabilità extraurbana, al fine di ridurre gli incidenti e, in particolare, il numero di vittime e feriti a livello globale.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), infatti, ogni anno 1,2 milioni di persone perdono la vita sulle strade, con ben 50 milioni che subiscono ferite o disabilità permanenti.
Le cause principali sono riconducibili a fattori come la velocità, l’obsolescenza delle reti stradali e il comportamento umano, responsabile di oltre il 90% degli incidenti. Sulle strade italiane, secondo i dati Aci-Istat, nel 2023 si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone che hanno causato 3.039 decessi, per una media di 456 incidenti e 8,3 morti ogni giorno.
Emerge un lieve calo nel numero delle vittime ma aumentano, seppure in misura contenuta, incidenti e feriti. Venezia (+26 morti), Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20) sono le Province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori in valori assoluti di decessi sulle strade. Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51), anno prima della pandemia di Covid-19.
Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) sono, invece, le Province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa del numero dei morti. Nel Rapporto Dekra si sottolinea l’esigenza di un approccio integrato per affrontare le criticità della mobilità, mettendo al centro la sicurezza degli utenti, grazie a infrastrutture progettate adeguatamente e all’uso di tecnologie avanzate come 5G e intelligenza artificiale (Ia).
Queste tecnologie consentiranno ai veicoli di scambiare dati in tempo reale con le infrastrutture, migliorando la sicurezza stradale, ottimizzando i flussi di traffico e riducendo le emissioni. L’Ia potrà identificare situazioni di rischio e intervenire, ad esempio attivando frenate d’emergenza. Tuttavia, occorre sviluppare politiche pubbliche per garantire trasparenza, protezione dei dati e sicurezza.
Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, in occasione della presentazione del Rapporto, ha sottolineato: “Il governo sta attenzionando costantemente il tema drammatico degli incidenti stradali, puntando sul rafforzamento della prevenzione attraverso l’aggiornamento delle norme e la manutenzione delle infrastrutture. In questa prospettiva, il nuovo Codice della strada è una risposta importante a tutela della sicurezza di tutti.
L’educazione stradale, a partire dai più piccoli, è centrale per favorire una maggiore responsabilizzazione. Sotto questo profilo, assume un ruolo particolarmente significativo la formazione attraverso la realtà virtuale e le nuove tecnologie come l’Intelligenza artificiale”. Come emerge dal Rapporto Dekra, i limiti di velocità, in particolare le zone a 30 km/h, possono ridurre il numero di incidenti e sono tra le misure infrastrutturali più significative.
Diversi studi mostrano, infatti, che una riduzione anche di 1 km/h nella velocità media potrebbe salvare 2.100 vite all’anno. Come già evidenziato nei precedenti Rapporti Dekra sulla sicurezza stradale, non va dimenticata una condizione: per fare in modo che nella circolazione stradale le situazioni di pericolo non si vengano nemmeno a creare, rimangono imprescindibili un comportamento responsabile, la corretta valutazione delle proprie capacità e un’elevata accettazione delle regole da parte di tutti gli utenti della strada. L’obiettivo deve sempre essere una strada autoesplicativa e in grado di perdonare gli errori.
L’utente deve riconoscere autonomamente, in base alla conformazione della strada, qual è il comportamento di guida e la velocità che gli vengono richiesti e, al contempo, la strada deve offrire sufficienti riserve di sicurezza.
In termini di iniziative legislative, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha programmato investimenti significativi nel settore della sicurezza stradale, con 200 miliardi di euro previsti per il decennio 2023-2032.
Questo piano include oltre 1.350 cantieri per la manutenzione delle strade e nuove opere. Inoltre, il Disegno di legge in corso di approvazione prevede misure più severe contro chi guida in stato di ebbrezza e il rafforzamento dei controlli sui limiti di velocità. (Mab / Dire) 10:00 14-11-24