Trump: oltre di 74 mln di preferenze più di quanto aveva raccolto nel 2016 e nel 2020

Che il successo di Donald Trump fosse stato oltre le previsioni lo avevamo già detto e non perchè aveva battuto alle urne un avversario “molle” e distaccato dalla realtà politica degli USA come Kamala Harris, ma perchè si era notata un’affluenza alle urne maggiore della scorsa tornata e perchè la quantità di preferenze era sembrata subito straordinaria.

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America ha infatti totalizzato 74.303.161 voti cioè il 50,6% e qualcosa ancora si potrà aggiungere dato che lo scrutinio non è totalmente completato. Nelle elezioni del nel 2016 aveva ottenuto 65.853.514 voti e nel 2020 74.223.975.

Percentuali che un candidato repubblicano non riceveva dal 2004. Non è stato solo Donald Trump a creare tutto questo consenso, sicuramente l’appeal del tycoon sull’americano medio è indiscutibile ma molto ha fatto la squadra che lo ha affiancato nell’avventura elettorale.

Tra tutti un ruolo da big è quello di Elon Musk, non solo per le donazioni economiche ma anche per competenza nella comunicazione e il supporto sulla credibilità dei progetti e delle idee.

L’America ama i personaggi vincenti e Mush lo è di sicuro con un occhio rivolto soprattutto al futuro. Altra pedina importante per Trump è stata Susie Wilie, veterana delle competizioni elettorali che era a capo dello staff del Presidente. Ma sono molti gli esperti che hanno lavorato nell’ombra che realizzare questo successo politico nonostante la macchina da guerra dei media “in mano” alla sinistra americana.

Fabrizio Pace

 

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.