“E’ nostro dovere attuare la separazione delle carriere, abbiamo avuto il mandato elettorale per farlo e per cambiare il Csm, e lo faremo. Non è un nostro diritto ma un nostro dovere”. Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha partecipato al Salone della Giustizia, in corso a Roma, dove è stato intervistato dal direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci.
Sollecitato poi dall’intervistatore, Nordio ha precisato che il testo della riforma disegna “un’assoluta indipendenza del Pubblico ministero dal Governo e dal potere esecutivo. Quanto poi affermare che la separazione delle carriere sia contraria al potere democratico, basta pensare che é tipica dei Paesi dove è nata la democrazia”.
Molti i temi affrontati, dalle inchieste giudiziarie, a partire da ‘Mani pulite’ in cui fu impegnato anche il Guardasigilli durante la sua attività di magistrato, al loro impatto sull’opinione pubblica, passando per la presunzione di innocenza, fino a casi di più stringente attualità.
Il Ministro si è anche inizialmente soffermato sull’esito delle elezioni americane che, da pochi decine di minuti, hanno premiato Donald Trump, indicando in lui il 47° presidente degli Stati uniti d’America, sottolineando che il rapporto con l’Italia “non cambierà molto, ciò che conta sono i rapporti strettissimi, consolidati e antichi che legano i due Paesi nei valori”.
fonte: https://www.gnewsonline.it/nordio-separazione-carriere-tipica-dei-paesi-democratici/