Il 5 Novembre i cittadini statunitensi saranno chiamati alle urne per eleggere il Presidente, candidati alla ruolo: Donald Trump per il partito Repubblicano e già Presidente e Kamala Harris per i Democratici e attuale Vicepresidente degli Stati Uniti d’America. Per essere più precisi gli americani non votano direttamente per uno dei due candidati, ma per un loro rappresentante, chiamato “grande elettore” ed i cui voti contribuiranno alla vittoria finale per la Casa Bianca.
A fare notizia in questi giorni sono i vip e star che si schierano a fianco dell’uno o dell’altra, una prassi che nella scorsa elezione era solo appannaggio dei Dem, molto forti a Hollywood. In questa tornata è un po’ diverso se la Harris va per la maggiore tra attori, vip, star della musica e dello sport anche Donald Trump è ben rappresentato. La discesa in campo al suo fianco di Elon Musk ha fatto rompere gli indugi a molti personaggi noti americani che adesso appoggiano l’ex Presidente ed il suo programma.
Gli epiteti con cui questi personaggi definiscono l’uno o l’atra candidato fa sorridere se non fosse che dalla loro elezione dipende purtroppo il destino del mondo. Personaggi che per lo più di politica non si sono mai interessati e che dal mondo dorato in cui vivono sproloquiano di uguaglianza, integrazione e sanità.
La cosa più imbarazzante è sentir dire ad alcune delle star che dicono di votare Kamala Harris che questa rappresenta il “nuovo”? Ma se fa già parte del governo che nuovo è? Sicuramente è uno dei peggiori governi che gli USA abbiano mai avuto, con un Presidente deriso come non mai, con una politica estera inconsistente (non sono più capaci di avere quel ruolo decisionale a livello planetario) ed un’economia dati alla mano, traballante, certo l’inflazione è diminuita di qualche punto ma a che prezzo? (“salvati” con i soldi dell’Europa e dalla guerra in Ucraina).
Trump, nonostante alcune novità nel programma elettorale, rappresenta realmente un’idea già vista e con la quale in America e nel Mondo non si stava per nulla male, anzi. Nelle scorse elezioni dove venne utilizzato il voto telefonico e tramite internet, perse dopo un testata a testa con Joe Biden, l’amministrazione del Tycoon aveva dovuto gestire contemporaneamente la pandemia covid-19 e la protesta Black Lives Matter. Durante quel periodo gli account social (Facebook e Twitter) del Presidente degli Stati Uniti venivano censurati. Parte degli americani sconfortati per la sconfitta elettorale subita sfociavano la loro rabbia sui social ed in manifestazioni in tutti gli Stati, proteste sfociate nell’assalto di Capitol Hill.
Al momento le previsioni elettorali rappresentano un Paese ancora nettamente diviso in quasi tutti gli stati c’è un testa a testa con un leggero vantaggio di Donald Trump.
Fabrizio Pace